Vallejo Balda arrestado en el Vaticano acusado de divulgación de secretos

Vallejo Balda arrestado en el Vaticano acusado de divulgación de secretos

El Prelado español Lucio Ángel Vallejo Balda ha sido arrestado para ser interrogado por violación de secretos. Junto a él ha sido interrogada Francesca Inmaculata Chaoqui, que ha sido puesta en libertad.

¿Un nuevo Vatileaks? El Secretario de la Prefectura de Asuntos económicos de la Santa Sede ha sido arrestado en la Ciudad del Vaticano. El riojano, de 54 años, llegó hace 4 a la Santa Sede por recomendación personal al Papa del Cardenal Rouco y desde entonces se desempeñaba como Secretaro de la Prefectura de Asuntos Económicos.

La Santa Sede ha emitido un comunicado para informar sobre la detención de las dos personas, cuya traducción les ofrecemos:

Como parte de las investigaciones penales realizadas por la Gendarmería del Vaticano y comenzadas hace varios meses sobre la sustracción y la difusión de documentos informativos y confidenciales, el pasado sábado y domingo fueron llamadas dos personas para ser interrogadas sobre la base de las pruebas reunidas y las evidencias alcanzadas.

Se trata de un eclesiástico, Mons. Lucio Angel Vallejo Balda, y de la doctora Francesca Inmacolata Chaouqui, que en el pasado han sido respectivamente secretario y miembro de la COSEA (Representante de la Comisión para el estudio y la dirección en la organización de las estructuras económico-administrativas de la Santa Sede, que el Papa instituyó en julio de 2013 y posteriormente se disolvió después de que el cumplimiento de su mandato).

Tras los resultados de la interrogación a las dos personas fueron mantenidos en detención en vista de la continuación de la investigación.

También hoy la Oficina del Promotor de Justicia, por el prof. Adv. Gian Piero Milano, Promotor de Justicia, y el prof. Avv. Roberto Zannotti, Promotor de Justicia añadió, ha validado la detención de lo anterior, teniendo cuidado de poner en un estado de libertad Dr. Chaouqui, contra quien ya no habido razones evidentemente cautelares, entre otras cosas por su colaboración con las investigaciones.

La posición del Prelado Vallejo Balda permanece bajo consideración de la Oficina del Promotor de Justicia.

Hay que recordar que la divulgación de la información y los documentos confidenciales es un delito en virtud de la Ley no. IX del Estado de la Ciudad del Vaticano (13 de julio de 2013) el artículo. 10 (art. 116 bis C. P.).

A continuación, el comunicado original en italiano:

Nel quadro di indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Gendarmeria vaticana ed avviate da alcuni mesi a proposito di sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati, sabato e domenica scorsi sono state convocate due persone per essere interrogate sulla base degli elementi raccolti e delle evidenze raggiunte.

Si tratta di un ecclesiastico, Mons. Lucio Angel Vallejo Balda, e della Dott.ssa Francesca Chaouqui, che in passato erano stati rispettivamente segretario e membro della COSEA (Commissione referente di studio e indirizzo sull’Organizzazione delle Strutture Economico-Amministrative della Santa Sede, istituita dal Papa nel luglio 2013 e successivamente sciolta dopo il compimento del suo mandato).

In seguito alle risultanze degli interrogatori queste due persone sono state trattenute in stato di arresto in vista del proseguimento delle indagini.

Nella giornata odierna l’Ufficio del Promotore di Giustizia, nelle persone del prof. Avv. Gian Piero Milano, Promotore di Giustizia, e prof. Avv. Roberto Zannotti, Promotore di Giustizia aggiunto, ha convalidato l’arresto dei predetti, provvedendo a rimettere in stato di libertà la Dott.ssa Chaouqui, nei confronti della quale non sono più state ravvisate esigenze cautelari, anche a motivo della sua collaborazione alle indagini.

La posizione di Mons. Vallejo Balda rimane al vaglio dell’Ufficio del Promotore di Giustizia.

Si deve ricordare che la divulgazione di notizie e documenti riservati è un reato previsto dalla Legge n. IX dello Stato della Città del Vaticano (13 luglio 2013) art. 10 (art. 116 bis c.p.).

Quanto ai libri annunciati per i prossimi giorni va detto chiaramente che anche questa volta, come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, operazione i cui risvolti giuridici ed eventualmente penali sono oggetto di riflessione da parte dell’Ufficio del Promotore in vista di eventuali ulteriori provvedimenti, ricorrendo, se del caso, alla cooperazione internazionale.

Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa.

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