L’Osservatorio di Cittadinanza Cattolica e Analisi Sociale ha pubblicato il suo report numero 36, intitolato «Salida de Gertz Manero: Pacto de Impunidad para la 4T», che getta luce sulla controversa rimozione del Procuratore Generale della Repubblica, Alejandro Gertz Manero, avvenuta il 27 novembre scorso. Questo documento, di taglio analitico e critico, collega l’evento a una rete di fughe di notizie, pressioni politiche e accordi internazionali che minacciano la stabilità del regime attuale sotto la presidente Claudia Sheinbaum. Basato su fatti pubblici e analisi profonde, il report suggerisce che l’uscita del procuratore non è stata volontaria, ma un movimento orchestrato per proteggere interessi del circolo vicino all’ex presidente Andrés Manuel López Obrador.
I fatti consignati nel report iniziano con la lettera di dimissioni di Gertz Manero, di 89 anni, che ha alegato un invito diplomatico di Sheinbaum senza invocare cause gravi, come richiede la Legge della Procura Generale della Repubblica. Il suo mandato doveva estendersi fino al 2028, ma l’annuncio ha coinciso con la licenza temporanea indefinita di Juan Ramón de la Fuente, titolare delle Relazioni Esterne, per motivi di salute. Al suo posto, è stato nominato interinamente Roberto Velasco, ignorando il protocollo che favoriva la sottosegretaria María Teresa Mercado. Il report evidenzia la «celerità inusitata» nell’approvazione senatoria di Ernestina Godoy come nuova procuratrice, il 3 dicembre, che proviene dal team vicino a Sheinbaum e fu procuratrice della CDMX durante la sua carica di capo del governo.
Il contesto si complica con fughe di notizie dalla FGR. Il 21 novembre, il trionfo della tabasquena Fátima Bosch a Miss Universo 2025 ha scatenato scandali rivelando fascicoli su contratti irregolari di PEMEX che coinvolgono suo padre, Bernardo Bosch, e il proprietario del franchising, Raúl Rocha Cantú. Queste fughe di notizie, attribuite alla FGR, si aggiungono a quelle del «huachicol fiscale» che coinvolgono i figli di AMLO (Andrés Manuel «Andy» e Gonzalo «Bobby») e Adán Augusto López Hernández, ex governatore di Tabasco e leader morenista al Senato. Il report cita note giornalistiche come quella di ABC Noticias, che menziona 7 mila cartelle di indagine in Dogane, e denuncia penale del PAN contro «Andy».
Un elemento chiave è la riapparizione di AMLO il 30 novembre con il suo libro «Grandeza», dove condiziona il suo ritorno politico a minacce alla democrazia, destabilizzazione di Sheinbaum o interventismo straniero. Questo coincide con le tensioni con gli Stati Uniti nonostante i controlli migratori e le consegne di narcos, Donald Trump ha espresso insoddisfazione il 15 ottobre. Il report enfatizza accordi bilaterali guidati da Omar García Harfuch e De la Fuente, inclusa una conferenza del 7 settembre sul sequestro di 10 milioni di litri di idrocarburo illegale a Tampico, in collaborazione con autorità statunitensi.
Nella sua analisi conclude che Gertz Manero è stato «obbligato a sgomberare» per pressioni di AMLO, trasmesse tramite Adán Augusto in un incontro «misterioso» del 26 novembre. Queste rimozioni tagliano «i bracci istituzionali» di Harfuch nelle negoziazioni con gli Stati Uniti che minacciano il «Grupo Tabasco» per legami con cartelli come «La Barredora». Godoy, leale a Sheinbaum, controllerebbe le fughe di notizie, ma l’ascesa di Harfuch genera inquietudine in MORENA, l’Esercito e governi statali. Il report vede in questo un «colpo diretto» per proteggere politici morenisti da accuse di corruzione e narcoterrorismo, potenzialmente deragliando la collaborazione bilaterale.
Le implicazioni per il regime attuale sono gravi: il report avverte di un «patto di impunità» che normalizza abusi nella «quarta trasformazione», erodendo la sovranità e la democrazia. AMLO, dal Chiapas, potrebbe «svegliare la tigre» con mobilitazioni di strada, esacerbando divisioni interne. Per contrastare, propone linee d’azione: orientare i giovani sulla corruzione tramite ONG e Chiesa; e unire gruppi intermedi (imprenditori, sindacati, università, media) in denunce collettive per evitare un potere dominante perverso.
Questo, ispirato all’enciclica «Spe Salvi» di Benedetto XVI, urge discernimento: Chi guadagna con questi cambiamenti? Quale margine ha la società contro gli atropelli? In un Messico saturo di scandali, invita ad azioni speranzose per un futuro più luminoso e umano.
Il report completo può essere letto qui:
