La Cattedrale di Valencia ospiterà martedì 16 dicembre, alle 19:30, una nuova rappresentazione del Cant de la Sibil·la, uno dei drammi paraliturgici più antichi dell’ambito ispanico e una delle espressioni più singolari del patrimonio musicale e religioso legate al tempo di Avvento.
La rappresentazione, che avrà ingresso libero fino a esaurimento posti, è organizzata dall’Institut Valencià de Cultura, preceduta alle 19:00 dal Toc a Matines, a cura dell’Associazione dei Campanari della Cattedrale di Valencia, una chiamata solenne recuperata dalla Consueta Anónima del XVI secolo.
Tradizione liturgica e recupero patrimoniale
Il Cant de la Sibil·la è un canto profetico di origine medievale, strettamente legato alla liturgia di Avvento e all’attesa escatologica cristiana. Il suo testo annuncia il Giudizio Finale e la seconda venuta di Cristo, e affonda le sue radici in antiche tradizioni liturgiche che, fin dall’Alto Medioevo, si diffusero in numerosi templi dell’Europa occidentale.
Per secoli, questo dramma paraliturgico fece parte delle celebrazioni della Notte di Natale in diverse cattedrali della Penisola Iberica, specialmente nei territori dell’antica Corona d’Aragona, dove acquisì una notevole ricchezza musicale e cerimoniale. Nella Cattedrale di Valencia fu interpretato regolarmente fino alla metà del XVI secolo, quando le disposizioni del Concilio di Trento (1545–1563), orientate a rafforzare la sobrietà e il carattere strettamente liturgico del culto, portarono alla soppressione delle rappresentazioni teatrali all’interno dei templi.
La scomparsa del Cant de la Sibil·la non comportò, tuttavia, la perdita totale della sua memoria. La documentazione liturgica, musicale e cerimoniale conservata permise, secoli dopo, di intraprendere un processo rigoroso di recupero storico. Nel caso valenziano, questa restituzione patrimoniale ha cercato non una ricreazione scenica moderna, ma la maggiore fedeltà possibile alle forme, testi e suoni che accompagnarono questa tradizione per secoli.
Musica, coro e messinscena
La rappresentazione vedrà nuovamente la partecipazione della Capella de Ministrers, sotto la direzione musicale di Carles Magraner, insieme alla Coral Catedralicia e alla Escolanía de la Virgen de los Desamparados, diretta da Luis Garrido. Quest’anno si aggiunge inoltre la collaborazione dell’area Cultura della Diputació de València.
Nel Sermón de los profetas, adattato da Josep Lluís Sirera, interverranno allievi della Escola d’Art Dramàtic e del Conservatorio Superior de Música de València, nonché l’Asociación Amigos del Corpus de València.
Il chierichetto solista Gabriel Padilla interpreterà la Sibilla dal pulpito, accompagnato nuovamente dal tenore Jorge Morata. L’interpretazione musicale sarà realizzata con repliche degli ángeles músicos degli affreschi dell’altare maggiore della Cattedrale.
Il direttore della Capella de Ministrers, Carles Magraner, coordinò nel 2006 il progetto di ricostruzione dei 15 strumenti storici, elaborati da prestigiosi liutai spagnoli ed europei, utilizzati attualmente nell’interpretazione. Nel 2012, la formazione riuscì a recuperare fedelmente la rappresentazione così come si celebrava nella Cattedrale di Valencia quasi cinque secoli fa, secondo la documentazione conservata.
Questa sarà la dodicesima volta che la Cattedrale di Valencia accoglie il suo recupero, consolidato come un esempio destacado di restituzione del patrimonio liturgico-musicale della Chiesa.
