Según i dati pubblicati il 10 dicembre del 2025, il numero totale di dichiarazioni a favore della Chiesa cattolica è stato di 7.946.347, il che rappresenta un incremento di 106.363 dichiarazioni rispetto al 2023. La Conferencia Episcopal Española (CEE) conferma inoltre che si sono mantenute le 208.841 nuove dichiarazioni dell’anno precedente e che si sono ottenuti nuovi dichiaranti quest’anno.
L’importo assegnato ammonta a 429.335.080 euro, con un aumento di 46.897.081 euro rispetto all’esercizio precedente, il che rappresenta un incremento del 12 %. Questo aumento consolida la tendenza positiva degli ultimi anni e conferma che, in termini assoluti, la risposta dei cittadini al modello di finanziamento ecclesiale continua a essere solida.
Tuttavia, la percentuale di assegnatari scende dello 0,34 %. La causa, secondo la stessa CEE, è l’aumento delle dichiarazioni che non segnano nessuna casella, che quest’anno crescono dell’1,09 % e raggiungono già quasi il 40 % del totale. Parallelamente, la casella per fini sociali registra un calo dell’1,04 %.
Sommando dichiarazioni individuali e congiunte, sono più di 9 milioni gli spagnoli che hanno segnato la X a favore della Chiesa cattolica.
Migrazione, pluralità religiosa e evoluzione sociologica
La lieve caduta percentuale non riflette una perdita sostanziale di supporto, ma un fenomeno associato alla trasformazione demografica della Spagna. Il notevole aumento della popolazione negli ultimi anni —soprattutto per via migratoria— incorpora centinaia di migliaia di nuovi contribuenti che appartengono a confessioni diverse: cristiani non cattolici, evangelici di tradizione luterana, musulmani o cittadini senza affiliazione religiosa. La maggior parte di loro non segna la casella della Chiesa, il che diluisce la percentuale senza ridurre la base di supporto cattolico.
Questo contesto riflette l’effetto di una migrazione in Spagna che è estranea ai suoi principi cattolici. Dove il cattolicesimo mantiene una presenza ma non è più proporzionalmente dominante come decenni fa.
Dipendenza politica o sostegno cittadino?
Il sistema di assegnazione tributaria apre il dibattito sulla relazione tra la Chiesa e lo Stato. Una Chiesa dipendente da governi abortisti, eugenici, omosessualisti e antifamiliari, sottomessa attraverso il finanziamento, è una Chiesa dove non manca il denaro in cassa, ma dove la libertà di comunicare il suo messaggio con fermezza è condizionata. L’atteggiamento della CEE di fronte alla distruzione della Valle de los Caídos —segnato da silenzi, prudenze eccessive e accordi non resi trasparenti— è un esempio del margine di manovra ridotto che accompagna questa dipendenza strutturale.
In un paese che cambia rapidamente, la continuità del sostegno cittadino al modello di finanziamento ecclesiale è un dato rilevante. Parla di un impegno sociale che persiste anche in un contesto culturale sempre più secolarizzato, ma che sacrifica anche la libertà di azione di una Chiesa che è sempre più condizionata da uno Stato laicista.