Giorno 6: Immacolata e Madre

Preghiera iniziale per tutti i giorni

Diretta al Padre Eterno, nell'unzione dello Spirito, guardando Maria come Opera maestra della Santissima Trinità

Padre Eterno,
Fonte inesausta dell'Essere e dell'Amore,
che pronunciando dal tuo eternità il Nome del tuo Figlio volesti che risuonasse anche nel silenzio candidissimo di una Donna,
ti benedico per l'Immacolata Concezione di Maria,
primo bagliore della Redenzione, aurora intatta che anticipa la luce del Giorno eterno.

Tu, che da sempre hai sognato una creatura capace di dire senza ombra,
una carne senza ferita che potesse accogliere il Verbo senza tremori,
volesti per il tuo Figlio una Madre pura, forte, luminosa,
e per noi, suoi fratelli, una compassione senza limiti.
Per questo la preservasti dal peccato originale
e la introducesti nella storia come un fiume di grazia che mai si intorbida.

Padre Santo,
guarda le nostre vite tante volte stanche,
ferite dal peccato, vinte dalla fretta, disperse dal rumore.
E per l'amore che hai per quella Donna senza macchia,
fa' che in questo Avvento Cristo trovi in noi una grotta,
povera ma aperta, disponibile, umile, desiderosa di Lui.

Invia su di noi lo Spirito Santo,
quello stesso Spirito che coprì Maria con la sua ombra feconda
e la rese Madre del Verbo.
Che Egli purifichi il nostro cuore,
ci restituisca la semplicità perduta
e ci doni uno sguardo simile al suo.

E tu, Maria Immacolata,
Patria pulita dove Dio volle nascere,
fa' che questa preghiera salga al Padre con la tua stessa musica.
Spingici verso Gesù,
accompagna le nostre stanchezze,
guarisce le nostre tristezze,
riaccendi in noi dall'interno la gioia dei figli.

Amen.

Dopo il Calvario, l'Immacolata riceve una missione nuova:
essere Madre di tutti.
In Lei, la purezza e la maternità diventano universali.

Maria non custodisce figli: li moltiplica.
La sua Immacolata Concezione si converte in maternità feconda,
capace di accompagnare la Chiesa nelle sue notti e nei suoi albori.

Guardala con il cuore aperto: tutto ciò che siamo trova posto nel Suo Seno.
Niente la sorprende; niente la scandalizza; niente la allontana.

Preghiera:
Madre della Chiesa, Immacolata, prendimi come figlio.
Insegnami ad amare la Chiesa come tu la ami,
con pazienza, con tenerezza, con fedeltà eroica.
Amen.

Preghiera finale 

Maria Immacolata,
Tota pulchra fin dall'aurora eterna,
Mediatrice di tutte le grazie che Cristo ci ha meritato,
Coretentrice associata all'unico Redentore nell'ora santa del Calvario,
Avvocata potentissima che mai abbandoni chi ti supplica,
Madre spirituale della Chiesa e di ciascuno dei suoi figli,
Patrona amatissima della Spagna, che ti riconobbe sempre come sua Regina,

accogli la mia gratitudine e la mia supplica;

le deposito nelle tue mani
come chi consegna un piccolo cero alla chiarezza del mezzogiorno.
Non guardare tanto la povertà della mia preghiera
quanto il desiderio di amare il tuo Figlio con un amore simile al tuo.

Madre Immacolata,
volgi i tuoi occhi misericordiosi alla Spagna, che è tua,
segnata dal tuo nome nei suoi monti e nei suoi mari, nelle sue città e nei suoi villaggi,
che volle —e vuole— continuare a essere terra di Maria Santissima.
Custodiscila nell'unità, nella fede, nella purezza delle sue radici cristiane.
Che non si spenga in lei la preghiera,
né si cancelli la memoria di Dio,
né crollino i segni che ricordano al mondo
che Cristo ha vinto.

Fa', Madre Immacolata,
che in Spagna resti in piedi la Croce, alta, serena e visibile,
come colonna di cielo piantata nella nostra storia
e come testimone silenzioso della vittoria dell'Amore.
Che nessuna ombra, nessun timore, nessuna ideologia
possano abbattere la Croce che proclama, dall'alto,
che solo il perdono cristiano illumina.

E a me, tuo figlio,
purificami con la tua luce,
insegnami a donarmi senza riserve,
ad obbedire allo Spirito come tu obbedisti,
a rimanere accanto a Cristo con la stessa fermezza
con cui tu rimasi ai piedi della Croce.

Maria Immacolata,
Mediatrice, Coretentrice, Avvocata, Madre e Signora,
portami per mano fino a Gesù.
E quando arriverà la mia ultima ora,
coprirmi con il tuo manto
e presentami al Padre
con la tenerezza con cui portasti il Bambino a Betlemme
e con la fortezza con cui stesti ai piedi della Croce.

Così sia.

Testi e riflessioni di Mons. Alberto José González Chaves

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