Una religiosa delle Suore della Carità di San Vincenzo de Paoli, a Zagabria, si sta riprendendo in ospedale dopo essere stata pugnalata più volte lo scorso venerdì, in un attacco che, secondo le prime informazioni, potrebbe aver avuto una componente religiosa. La polizia croata ha aperto un'indagine penale e la Chiesa ha confermato che la sorella si trova stabile e fuori pericolo.
L'attacco e l'intervento medico rapido
I fatti sono avvenuti il 28 novembre nel quartiere residenziale di Malešnica, nella capitale croata. Secondo quanto comunicato dalla congregazione, la religiosa è stata ferita all'addome con un oggetto pungente e, nonostante la gravità del momento, è riuscita a tornare da sola al convento prima di essere trasferita d'urgenza all'Ospedale Universitario Suore della Carità. I servizi medici l'hanno accolta intorno alle 15:00, diagnosticando una ferita alla parete addominale che, sebbene seria, non metteva a rischio la sua vita.
Testimoni hanno riferito che la sorella è arrivata accompagnata da una persona conosciuta, il che ha aiutato ad accelerare le cure. I medici hanno indicato che la sua evoluzione è favorevole e che si prevede un pieno recupero.
Un possibile movente religioso sotto indagine
I media locali hanno diffuso testimonianze che indicano che l'aggressore potrebbe aver gridato espressioni di carattere religioso, inclusa la frase araba “Allahu akbar”, sebbene questi dettagli non siano stati verificati ufficialmente. Il giornalista Marin Vlahović, che ha reso noto l'incidente, ha affermato di aver ricevuto informazioni affidabili che indicano che la vittima era una religiosa e che l'attacco è stato accompagnato da grida con contenuto religioso.
La polizia croata mantiene aperta l'indagine e non ha ancora confermato il movente dell'attacco. Sia l'Agenzia Cattolica di Informazione che la Catholic Religious Network hanno riferito che gli investigatori stanno esaminando se ci sono stati “elementi di motivazione religiosa o ideologica”.
Una giovane religiosa molto conosciuta in Croazia
La vittima è stata identificata come la sorella Marija Tatjana Zrno, di 34 anni, originaria di Šujica. È professoressa di religione in una scuola primaria di Zagabria ed è conosciuta nell'ambito pastorale per la sua vicinanza ai giovani e la sua passione per il calcio. Il suo nome ha raggiunto notorietà durante i Mondiali del Qatar 2022, quando ACI Prensa e Catholic News Agency hanno diffuso un'intervista in cui parlava della vita spirituale utilizzando paralleli sportivi.
In quella conversazione descriveva la vita interiore come una “battaglia epica” che richiede lo stesso impegno e disciplina dell'alto rendimento sportivo. Insisteva sul fatto che sia nello sport che nella preghiera è proprio nei momenti difficili che si decide la crescita: “Nello sport ti alleni quando senti che non puoi, e nella vita spirituale preghi di più quando sembra che puoi meno”. Per lei, quel punto limite è ciò che distingue chi raggiunge il suo potenziale da chi non lo fa.
L'indagine continua
Mentre procede l'indagine della polizia, i responsabili della Chiesa croata hanno chiesto ai fedeli di pregare per la pronta guarigione della sorella Marija Tatjana Zrno, mentre le autorità cercano di chiarire il movente dell'attacco e confermare se ha avuto una motivazione religiosa o ideologica.
