Leone XIV ha promulgato la lettera apostolica Immota Manet, in forma di Motu Proprio, mediante la quale ordina che le cinque prefetture centrali della Diocesi di Roma —dalla I alla V— tornino a integrarsi in un unico Settore Centro, come esisteva tradizionalmente prima della recente riorganizzazione. Il documento è datato 11 novembre 2025, nella memoria di San Martino e pubblicato questo mercoledì.
Continuità con il motu proprio di Francesco
Il testo sottolinea che si mantengono integre le motivazioni del motu proprio La vera bellezza, pubblicato dal Papa Francesco il 4 ottobre 2024. Leone XIV ricorda che alcune di quelle riflessioni erano legate all'Anno Giubilare, durante il quale —afferma— è diventata ancora più chiara l'omogeneità pastorale del territorio centrale di Roma.
Per questo motivo, ripristina la struttura unificata del Settore Centro.
Come si organizza la diocesi di Roma?
La Diocesi di Roma, affidata direttamente al Papa, si articola pastoralmente in settori territoriali per facilitare l'attenzione e la coordinazione di parrocchie, comunità religiose, movimenti e realtà ecclesiali.
Tradizionalmente, Roma è stata divisa in cinque Settori: Nord, Sud, Est, Ovest e Centro.
Il Settore Centro —il più antico, storico e denso di presenza ecclesiale— era stato suddiviso in cinque prefetture indipendenti. Con il nuovo Motu Proprio, queste prefetture tornano a formare un unico settore, come unità pastorale coerente nel cuore della diocesi.
Entrata in vigore immediata
Leone XIV stabilisce che quanto disposto dovrà avere “ferma e stabile vigenza”, anche di fronte a norme contrarie “digne di speciale menzione”, da qui il nome Immota Manet (rimane immutabile). Ordina inoltre la sua pubblicazione su L’Osservatore Romano, con entrata in vigore immediata lo stesso giorno della sua diffusione, e la sua successiva incorporazione negli Acta Apostolicae Sedis.
Il Motu Proprio costituisce la prima riorganizzazione territoriale firmata da Leone XIV nel suo primo anno di pontificato.