Stati Uniti: Università benedettina in Illinois giustifica atto per il “Giorno Trans della Memoria”

Stati Uniti: Università benedettina in Illinois giustifica atto per il “Giorno Trans della Memoria”

La Benedictine University, istituzione cattolica situata a Lisle (Illinois), ha difeso pubblicamente la realizzazione di un atto per il cosiddetto “Giorno Internazionale della Memoria Trans”, celebrato la settimana scorsa dal suo dipartimento di pastorale universitaria. L’iniziativa, estranea alla tradizione cattolica, ha generato una forte reazione tra fedeli, ex allievi e membri del stesso consiglio direttivo, che assicurano di non essere stati informati.

Con oltre 3.000 studenti e un secondo campus in Arizona, la Benedictine University affronta ora un crescente malcontento tra fedeli e benefattori, che vedono questo atto come un sintomo ulteriore della tensione tra il lascito cattolico del centro e la pressione culturale dominante nell’ambito universitario.

In una dichiarazione inviata al mezzo Life Site, il dipartimento di comunicazioni ha affermato che l’atto non contraddice la sua identità cattolica. Lo ha descritto come “una commemorazione solenne” basata sulla dignità umana e sull’insegnamento sociale della Chiesa, destinata a ricordare a “coloro che hanno perso la vita per violenza anti-trans”, inoltre, hanno insistito che l’atto è “una tradizione di preghiera dal 2018” e ha affermato che “ogni essere umano merita rispetto, amore, sicurezza e giustizia”.

L’università insiste che l’evento “non si oppone” alla sua missione cattolica

L’università ha qualificato l’attività come “una commemorazione solenne” basata sull’insegnamento sociale della Chiesa e sulla “dignità inerente” di ogni persona. L’atto, proposto dal ministero di campus, mirava a “onorare coloro che hanno perso la vita per violenza anti-trans”, secondo il suo comunicato.

La Benedictine University —non confondere con il Benedictine College del Kansas— è stata fondata nel 1887 da monaci benedettini e si presenta come un’istituzione “nella tradizione benedettina”. Attualmente dipende dalla Diocesi di Joliet.

Un atto poco pubblicizzato, con cenni ideologici e senza avallo visibile

Il grafico promozionale dell’evento mostrava la convocazione a un atto nella Lownik Hall e includeva una citazione del sacerdote omosessuale Mychal Judge. Non appare traccia dell’attività sul sito ufficiale del Campus Ministry né sulle reti dell’università, il che suggerisce una diffusione minima.

Sui social network, numerosi cattolici hanno denunciato l’atto come un sintomo ulteriore del “wokeismo” infiltrato nell’educazione cattolica. Alcuni ex allievi hanno puntato sull’assunzione di personale non cattolico e sulla tensione tra identità cattolica e strutture universitarie di stampo progressista.

Un’università divisa: atti cattolici accanto a uffici ideologici

Nonostante queste controversie, l’università ha promosso negli ultimi anni iniziative genuinamente cattoliche: creazione di una nuova cappella, consegna di rosari agli studenti e un prossimo atto per incoronare un’immagine della Vergine di Fatima.

Ma, parallelamente, mantiene uffici e programmi allineati con agende identitarie contemporanee: “Office of Belonging”, un “Truth, Racial Healing, and Transformation Campus Center” e un programma “Safe Space” per promuovere l’inclusione LGBTQ+, che inoltre ha co-organizzato il menzionato evento del “Giorno Trans della Memoria”.

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