Cupich cita la Torah per parlare dell'Esodo

Cupich cita la Torah per parlare dell'Esodo

Il cardinale Blase Cupich —sempre attento a trovare ispirazione al di fuori della Tradizione cattolica— ha deciso di condividere su X alcune “parole di saggezza dalla Torà”. La citazione, a proposito, proviene dall’Esodo, cioè dalla Sacra Scrittura, non da un trattato rabbinico successivo né da una raccolta di costumi ebraici. Ma nell’universo cupichiano, tutto suona meglio se si riveste di un tocco interconfessionale, anche se bisogna ribattezzare l’Antico Testamento per renderlo più inclusivo.

Parole sagge dalla Torà che risuonano oggi: «Non opprimere lo straniero. Tu conosci il cuore dello straniero. Voi foste stranieri in Egitto».

Niente da obiettare al testo biblico —salvo la confusione del porporato—, ma conviene ricordare che lo stesso Dio che ordinò di non opprimere lo straniero proibì anche di uccidere gli innocenti. E che nello stesso libro della Torà (o, perdono, dell’Esodo) si condanna con forza il sacrificio dei figli. Forse quella parte non risuona tanto nell’ufficio del cardinale amico del senatore Dick Durbin, ostinato difensore dell’aborto fino al nono mese.

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