Lunedì 20 ottobre la Diocesi di Getafe ha confermato a Infovaticana l'adozione di misure specifiche riguardo al sacerdote Aroldo Herrera, dopo che Infovaticana ha rivelato che pubblicava su Instagram immagini in biancheria intima sotto il profilo pubblico @morenazo0378, e che quelle immagini (secondo la versione dello stesso sacerdote) sono state utilizzate illegalmente in applicazioni «proibite» senza il suo consenso.
Dopo due richieste di chiarimenti in privato da parte di Infovaticana alla Diocesi di Getafe, la scorsa domenica 19 ottobre questo mezzo ha potuto confermare che il sacerdote continuava a esercitare il ministero pubblico nella parrocchia, per cui si è deciso di pubblicare l'informazione. Dopo la pubblicazione, dalla Diocesi sono state prese misure concrete focalizzate a preservare il bene della parrocchia e dello stesso sacerdote, il quale, alla luce di quanto accaduto, è il primo che merita di ripensare profondamente il modo di vivere la sua fede e il suo ministero.
Dobbiamo chiarire che l'intenzione di questo mezzo cattolico è evitare di rendere pubbliche determinate situazioni se queste possono avere una soluzione privata. Tuttavia, se ciò risulta impossibile per inattività delle autorità, dobbiamo ponderare lo scandalo che esiste tra i fedeli (e che ormai non possiamo evitare) rispetto all'aspetto sgradevole di esporre le incoerenze pubbliche di un sacerdote.
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