Il Papa Leone XIV ha accettato le dimissioni di Mons. Edward B. Scharfenberger dal governo pastorale della diocesi di Albany, negli Stati Uniti, e ha nominato come successore Mons. Mark W. O’Connell, finora vescovo ausiliario di Boston. Lo ha annunciato il Bollettino della Santa Sede lunedì 20 ottobre 2025.
Percorso accademico e formazione canonica
Mark William O’Connell è nato il 25 giugno 1964 a Scarborough (Ontario, Canada), nell’arcidiocesi di Toronto. Ha frequentato studi di Filosofia al Boston College e di Teologia al Saint John Seminary di Brighton. Successivamente ha ottenuto il dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce, a Roma.
È stato ordinato sacerdote il 16 giugno 1990 per l’arcidiocesi di Boston.
Ministeri pastorali e servizio a Boston
Dopo l’ordinazione, ha esercitato come vicario parrocchiale nella parrocchia di Santa Barbara di Woburn (1990-1995) e in quella di Santa Maria dell’Annunciazione a Danvers (1995-1997). In parallelo, ha lavorato come cappellano al Salem State College.
In seguito ha ricoperto vari incarichi nel campo giuridico-canonico dell’arcidiocesi: è stato assistente del moderatore della curia per le questioni canoniche (2001-2007), vicario giudiziario aggiunto (2002-2007) e vicario giudiziario (2007-2016). Inoltre, ha prestato servizio come professore di Diritto Canonico al Saint John Seminary (2006-2016) e vicecancelliere dell’arcidiocesi.
Episcopato e nuova missione ad Albany
Il 3 giugno 2016, O’Connell è stato nominato vescovo titolare di Gigti e ausiliario di Boston, ricevendo l’ordinazione episcopale il 24 agosto dello stesso anno. Dopo quasi un decennio di servizio a Boston, il Papa Leone XIV gli ha ora affidato la cura pastorale della diocesi di Albany.
La diocesi, situata nello stato di New York, vanta una lunga storia di presenza cattolica e comprende 14 contee con oltre 300.000 fedeli. Negli ultimi anni, ha attraversato una complessa situazione finanziaria e morale dopo la chiusura di diverse parrocchie e i processi giudiziari derivanti da casi di abuso sessuale clericale, circostanze che hanno lasciato la diocesi in una fase di ricostruzione pastorale.
Profilo dottrinale e visione pastorale
Mons. O’Connell è considerato un pastore moderato all’interno dell’episcopato statunitense, con un approccio pastorale centrato sulla riconciliazione e l’accompagnamento. Nel 2021, durante l’assemblea plenaria dei vescovi degli Stati Uniti, è stato uno dei presuli che hanno votato contro la redazione del documento sull’Eucaristia, che mirava a riaffermare la dottrina sulla comunione e la vita morale.
In dichiarazioni riportate da Catholic News Agency, l’allora vescovo ausiliario di Boston ha spiegato il suo voto sostenendo che il testo “avrebbe aumentato la polarizzazione all’interno della Chiesa” e che “non spetta a un sacerdote o a un fedele negare la comunione a nessuno”. Ha aggiunto che le discussioni sulla comunione di politici apertamente pro-aborto “si concentravano eccessivamente sull’aborto, lasciando da parte altri temi morali rilevanti”.
Le sue parole hanno generato dibattito all’interno dell’episcopato, dove alcuni presuli hanno difeso una posizione più chiara sul rapporto tra coerenza eucaristica e vita pubblica dei cattolici. Tuttavia, O’Connell ha insistito sul fatto che il suo obiettivo era “preservare l’unità” e “evitare che il sacramento diventasse motivo di divisione”.
Un nuovo inizio per una diocesi ferita
La nomina di Mons. O’Connell come vescovo di Albany rappresenta un nuovo capitolo per una diocesi colpita dalla crisi degli abusi, dalla secolarizzazione e dalla mancanza di vocazioni. Il Papa Leone XIV ha optato per un profilo pastoralmente conciliatore e con esperienza giuridica, il che potrebbe contribuire a stabilizzare le tensioni interne e rafforzare la credibilità ecclesiale.
Tuttavia, la sua posizione su questioni dottrinali sensibili potrebbe segnare il tono del suo governo pastorale. In un contesto in cui molti cattolici reclamano chiarezza dottrinale e fermezza morale, la sua sfida sarà mantenere l’equilibrio tra la carità pastorale e la fedeltà all’insegnamento della Chiesa, in una diocesi che cerca ancora di guarire le sue ferite.
