Il Papa Leone XIV ha inviato un messaggio in occasione del decimo anniversario della canonizzazione dei genitori di Santa Teresa del Bambin Gesù, Louis e Zélie Martin, a monsignor Bruno Feillet, vescovo di Séez (Francia). Nella sua lettera, il Santo Padre presenta questo matrimonio come “modello luminoso ed entusiasmante” per le coppie cristiane di oggi, sottolineando che “non si santificarono nonostante il matrimonio, ma attraverso il matrimonio”.
Il matrimonio, un cammino alto e nobile
Leone XIV sottolinea che il matrimonio è “una delle vocazioni più nobili ed elevate” a cui l’uomo e la donna possono essere chiamati da Dio. Ricordando le parole del cardinale Martins nell’omelia di beatificazione, cita che Louis e Zélie compresero che la loro unione era “il punto di partenza di una salita a due”, un cammino di santificazione condivisa e quotidiana.
Santi nell’ordinario
Il Papa evidenzia che i genitori di Santa Teresa non si ritirarono dal mondo, ma vissero la loro fede nell’ordinario: la loro famiglia, il loro lavoro, la loro parrocchia e il loro ambiente sociale. “Fanno parte di quella moltitudine di santi della porta accanto”, afferma, riprendendo un’espressione del Papa Francesco. Ma avverte che la loro apparente normalità nascondeva una vita “straordinariamente abitata da Dio”, fondata sul loro motto: “Dio servito per primo”.
Contro i falsi modelli d’amore
In una società in cui proliferano “contro-modelli di unioni passeggere, individualiste ed egoiste”, Leone XIV propone l’esempio di Louis e Zélie come testimonianza del “profondo gaudio della fedeltà e della fecondità”. Lontano da una visione noiosa o antiquata della famiglia, i Martin mostrano che il matrimonio cristiano “rende felici” quando è centrato in Cristo, vissuto con gioia nell’ordinario, nella preghiera e nella croce condivisa.
Un messaggio alle famiglie
Rivolgendosi direttamente ai matrimoni, il Papa esorta: “Ponete Gesù al centro delle vostre famiglie, delle vostre attività e delle vostre decisioni. Fate scoprire ai vostri figli il suo amore e la sua tenerezza senza limiti”. Ricorda che fu proprio in quell’ambiente familiare che Teresa imparò ad amare Gesù e Maria, e dove germinò la santità che in seguito irradiò all’intero mondo.
Conclusione
Leone XIV conclude affidando tutte le famiglie all’intercessione dei santi sposi Martin e di Santa Teresa del Bambin Gesù, e concede la sua benedizione apostolica “di tutto cuore” dal Vaticano, il 1° ottobre 2025, memoria di Santa Teresa.
—
Testo integrale in spagnolo del messaggio del Santo Padre Leone XIV
Messaggio del Santo Padre
A Sua Eccellenza Monsignor Bruno Feillet
Vescovo di Séez
Mi rallegra unirmi a voi, in pensiero e preghiera, così come a tutto il clero e al popolo fedele riunito, mentre celebrano il decimo anniversario della canonizzazione di Louis e Zélie Martin, negli stessi luoghi in cui si santificarono nella loro vita coniugale. Primo matrimonio ad essere canonizzato come tale, questo avvenimento riveste un’importanza particolare, poiché mette in rilievo il matrimonio come cammino di santità.
Tra le vocazioni a cui uomini e donne sono chiamati da Dio, il matrimonio è tra le più nobili ed elevate. “Louis e Zélie compresero che potevano santificarsi non nonostante il matrimonio, ma attraverso il matrimonio, nel matrimonio e per il matrimonio, e che le loro nozze dovevano essere considerate come il punto di partenza di una salita a due” (Card. Martins, Omelia di Beatificazione). Il Santo Matrimonio di Alençon è, pertanto, un modello luminoso ed entusiasmante per le anime generose che si sono impegnate in questo cammino, o che progettano di farlo, con il sincero desiderio di condurre una vita bella e buona sotto lo sguardo del Signore, tanto nella gioia quanto nella prova.
Desidero che questo anniversario sia occasione per far conoscere meglio la vita e i meriti di questi sposi e genitori incomparabili, affinché le famiglie —tanto care al cuore di Dio, ma a volte così fragili e provate— possano trovare in loro, in ogni circostanza, il sostegno e le grazie necessarie per continuare il loro cammino.
Louis e Zélie non cercarono la santità allontanandosi dal mondo. Compirono il loro dovere di stato nell’ordinario della vita quotidiana; appartengono a quella immensa moltitudine di “santi della porta accanto” di cui parlò spesso il Papa Francesco. Non è difficile per i pellegrini che si recano ad Alençon —dove si conserva la loro commovente memoria— cogliere il quadro concreto e quotidiano in cui vissero i genitori Martin: impegnati nella società normanna del loro tempo attraverso la loro parrocchia, le loro attività professionali, le loro opere caritative, le loro amicizie e, naturalmente, la loro vita familiare.
Tuttavia, non bisogna illudersi: quella vita “ordinaria” era abitata da una presenza quanto meno “straordinaria” di Dio, che era il loro centro assoluto. “Dio servito per primo” è il motto su cui edificarono tutta la loro esistenza.
Ecco il modello di matrimonio che la Santa Chiesa presenta ai giovani che desiderano —forse con una certa esitazione— intraprendere una così bella avventura: modello di fedeltà e attenzione all’altro, modello di fervore e perseveranza nella fede, di educazione cristiana dei figli, di generosità nell’esercizio della carità e della giustizia sociale; modello anche di fiducia nella prova. Ma, soprattutto, questo matrimonio esemplare dà testimonianza della felicità ineffabile e della gioia profonda che Dio concede, già da questa vita e per l’eternità, a coloro che percorrono questo cammino di fedeltà e fecondità.
In questi tempi torbidi e disorientati, in cui si presentano ai giovani tanti contro-modelli di unioni passeggere, individualiste ed egoiste —di frutti amari e deludenti—, la famiglia così come il Creatore l’ha voluta potrebbe sembrare fuori moda o noiosa. Louis e Zélie Martin dimostrano che non è così: furono felici —profondamente felici!— dando la vita, irradiando e trasmettendo la fede, vedendo crescere e fiorire le loro figlie sotto lo sguardo del Signore.
Che felicità quella di riunirsi la domenica dopo la Messa, intorno alla tavola dove Gesù è il primo invitato e condivide le gioie, i dolori, i progetti e le speranze di ciascuno! Che felicità quella di quei momenti di preghiera comune, di quelle feste, di quegli avvenimenti familiari che segnano il passare del tempo! Ma anche, che consolazione quella di stare insieme nella prova, uniti alla Croce di Cristo quando si presenta, e che speranza quella di ritrovarsi un giorno nella gloria del cielo!
Cari sposi, vi invito a perseverare con coraggio nel cammino, a volte difficile e laborioso, ma luminoso, che avete intrapreso. Soprattutto, ponete Gesù al centro delle vostre famiglie, delle vostre attività e delle vostre decisioni. Fate scoprire ai vostri figli il suo amore e la sua tenerezza senza limiti, e sforzatevi di farglielo amare a sua volta, come Egli lo merita: questa è la grande lezione che Louis e Zélie ci danno per oggi, e di cui tanto hanno bisogno la Chiesa e il mondo.
Come avrebbe potuto Teresa amare tanto Gesù e Maria —e trasmetterci una dottrina così bella— se non l’avesse imparato dai suoi santi genitori fin dalla più tenera infanzia?
Affido tutte le famiglie care alla protezione di Louis e Zélie Martin e di Santa Teresa del Bambin Gesù e della Santa Faccia. Implorando per voi l’intercessione della Vergine Maria, vi concedo di tutto cuore, così come a voi, Eccellenza, e a tutte le persone presenti, la Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 1° ottobre 2025,
memoria di Santa Teresa del Bambin Gesù e della Santa Faccia
Leone XIV