El blog El Wanderer ha denunciato un episodio avvenuto nella basilica di San Francisco, a Mendoza, dove un professore cattolico e diverse alunne sono state rimproverate e umiliate dal frate Alberto Zini mentre tentavano di ricevere la comunione in ginocchio. Il sacerdote ha gridato loro «¡Levantate!» e ha persino negato l’Eucaristia, costringendo una delle giovani a ricevere l’ostia in mano.
La risposta dell’arcivescovo Colombo
Di fronte alla denuncia, il professore si è rivolto all’arcivescovo di Mendoza, mons. Marcelo Colombo, attuale presidente della Conferencia Episcopal Argentina (CEA). Secondo quanto pubblica El Wanderer, il prelato ha risposto con lettere in cui giustificava il divieto di comunicarsi in ginocchio, appoggiandosi a note dell’edizione argentina del Messale Romano.
Lo stesso portale ricorda che Colombo, canonista di formazione, ignora con quella decisione quanto disposto dalla allora Congregazione per il Culto Divino, che nel 2002 ha dichiarato illecito negare la comunione a chi desidera riceverla in ginocchio. Il documento, pubblicato nella rivista ufficiale Notitiae, stabiliva che tale negazione costituisce un abuso liturgico.
Doppia morale nella Chiesa argentina
El Wanderer critica l’incoerenza dell’arcivescovo Colombo, che a febbraio ha manifestato pubblicamente il suo sostegno alla marcia LGTB, ma di fronte a fedeli che reclamano pratiche tradizionali di pietà risponde con rigore giuridico e restrizioni. «Il diritto canonico si applica in tutta la sua crudezza ai conservatori», afferma il blog, mentre mostra condiscendenza verso le agende progressiste.
Un precedente pericoloso
Il caso di Mendoza non sarebbe isolato. Secondo El Wanderer, queste pratiche di proibire la comunione in ginocchio sono frequenti in diverse diocesi argentine, configurando una politica pastorale che contrasta con l’insegnamento universale della Chiesa. Per il blog, si tratta di un sopruso che «espelle, maltratta e umilia pubblicamente i fedeli», generando un clima di persecuzione contro coloro che mantengono le devozioni più antiche del cattolicesimo.
