León XIV riceve il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede

León XIV riceve il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede

Il 13 settembre 2025 Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza Brian Burch, che ha presentato le sue lettere credenziali come nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Fonti vicine al Vaticano citate da Diane Montagna hanno indicato che l’incontro «non è stato organizzato in risposta a quella tragedia», poiché la ricezione ufficiale era programmata in anticipo per lunedì 15 settembre. Tuttavia, si dà per scontato che il pontefice e il diplomatico statunitense abbiano affrontato l’argomento durante il loro incontro privato.

Brian Burch, un ambasciatore cattolico conservatore

Burch, padre di nove figli ed ex presidente dell’organizzazione cattolica CatholicVote, era stato nominato da Donald Trump a dicembre 2024 per ricoprire l’incarico. La sua conferma è stata ritardata a causa di un “blocco generale” ai nominati del allora presidente eletto, ma alla fine è stata approvata dal Senato il 23 agosto, con un margine stretto di 49 voti contro 45.

Il 1º settembre, l’ambasciatore ha presentato una copia delle sue lettere credenziali a mons. Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato, adempiendo al passo preliminare richiesto ai diplomatici appena arrivati a Roma. Per consuetudine, entro le due o otto settimane successive all’arrivo, il Papa riceve il nuovo ambasciatore in udienza privata di circa 20 minuti.

A maggio, dopo l’elezione di Leone XIV, Burch ha scritto sul social network X: «Invio le mie preghiere e i miei migliori auguri a Sua Santità, Papa Leone XIV. Come compatriota di Chicago e tifoso dei Cubs, abbiamo molto in comune. Si apre una grande opportunità per rafforzare il rapporto storico tra Stati Uniti e Santa Sede».

Una volta nominato ufficialmente ambasciatore, ha assicurato di essere «impegnato a lavorare con i leader all’interno del Vaticano e la nuova Amministrazione per promuovere la dignità di tutte le persone e il bene comune».

Assassinio di Charlie Kirk e reazione del Vaticano

Il clima dell’udienza è stato inevitabilmente condizionato dall’omicidio recente di Charlie Kirk, di 31 anni, avvenuto il 10 settembre durante l’inizio del suo tour “American Comeback Tour” presso l’Università della Valle di Utah. Kirk era noto per la sua ferma difesa della libertà di espressione nei campus universitari e la sua promozione dei valori cristiani e conservatori. Lascia la moglie e due figli piccoli, di tre e un anno di età.

Fino ad ora, la Santa Sede non ha emesso un comunicato ufficiale sulla tragedia. Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, si è limitato a dichiarare l’11 settembre a un gruppo di giornalisti: «Siamo contrari a ogni tipo di violenza», e ha avvertito che ogni aggressione contro chi pensa diversamente «sminuisce il tessuto delle comunità nazionali e internazionali».

Parolin ha inoltre allertato sul fatto che la mancanza di tolleranza e rispetto, sostituiti dalla violenza, costituisce «una grave minaccia per la stabilità dell’intera società».

Né la Santa Sede né l’Ambasciata degli Stati Uniti presso il Vaticano hanno rivelato i contenuti trattati nell’incontro tra Papa Leone XIV e Brian Burch.

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