¿Un tuit irónico?

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Comentarios
18 comentarios en “¿Un tuit irónico?
  1. Se empieza mintiendo diciendo que se tienen cuatro carreras cuando no se tiene ninguna, y claro a la primera de cmbio se dicen majaderías. Por favor que entre abrazo y abrazo alguien le explique al koala el gravísimo problema de inmigración masiva, ilegal y musulmana que padecemos. Ademas si quiere que meta un inmigrante en su habitación y así empezaremos a tomarle un poco en serio. Pero no caera esa breva, será como con lo de las carreras.

  2. Yo con Specola, con un matiz que nos lo aporta Antonio Socci : Parolín va corrigiendo los excesos de Francisco en política internacional.

  3. ¿ Está a favor de la emigración clandestina y de las mafias que se forran con ella ?
    La «ritirata» dell’Ong e le lezioni all’Italia dalla Libia
    di Gianandrea Gaiani
    13-08-2017 AA+A++

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    Save the Children ha sospeso le attività di soccorso dei migranti davanti alla Libia e potrebbe cessare le attività a causa della “mancata sicurezza o di restrizioni all’assistenza umanitaria». La Ong ha sottolineato che la sospensione segue la decisione della Libia di istituire una Zona SAR (Ricerca e Soccorso) «limitando l’accesso delle Ong in acque internazionali» e ad un «rischio sicurezza dovuto a minacce della guardia costiera libica».

    Si tratta della prima conseguenza della “cacciata” delle navi delle Ong dalle acque libiche annunciata dal portavoce delle forze navali di Tripoli, Ayub Qassem che intimato a “tutte le navi straniere di restare fuori dall’area di ricerca e soccorso” che si estende fino a 180 chilometri dalle coste.

    “Vogliamo mandare un chiaro messaggio a tutti coloro che infrangono la sovranità libica e mancano di rispetto per la Guardia Costiera e alla Marina” ha detto Qassem precisando che la decisione riguarda “le Ong che sostengono di voler salvare i migranti clandestini e di condurre azioni umanitarie”.

    “Siamo capaci di condurre le operazioni di salvataggio. La nostra presenza annulla la loro presenza e siamo stufi di queste organizzazioni: hanno fatto aumentare il numero dei migranti e hanno rafforzato i trafficanti e poi ci criticano per il mancato rispetto dei diritti umani”.

    Nell’ultima settimana sempre la Guardia Costiera libica ha soccorso in mare e riportato in Libia oltre 1.000 migranti illegali, più di 12 mila nell’ultimo mese.

    La drastica decisione libica di chiudere lo spazio marittimo di sua competenza alle navi delle Ong costituisce un’ulteriore conferma delle reiterate accuse che la guardia Costiera libica ha rivolto alle navi “umanitarie” di complicità con i trafficanti di esseri umani. Ipotesi certo non nuova neppure in Italia doe è al centro dell’inchiesta della magistratura di Trapani, ben raccontata ieri da Fausto Biloslavo su Il Giornale, che ha indagato 4 persone.

    Oltre al sacerdote eritreo don Mussie Zerai, iscritto dai Pm nei giorni scorsi, sono indagati anche i due comandanti della «Iuventa», la nave della Ong tedesca Jugend Rettet, e un terzo membro dell’equipaggio. L’accusa per tutti è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ai due comandanti, Jakob Shroter e Jonas Buya, e al marittimo è’ stato notificato da agenti della Squadra mobile l’avviso di proroga delle indagini. A don Zerai, presidente della dell’agenzia di informazione Habeshia e punto di riferimento degli S.o.s. dei migranti in navigazione nel Mediterraneo, era stata inviata in precedenza un’informazione di garanzia. Si tratta – dicono da ambienti giudiziari – di provvedimenti obbligatori, legati ai fatti emersi durante le indagini. Nell’ambito dell’inchiesta, condotta dai pm Andrea Tarondo e Antonio Sgarrella, era stato disposto il sequestro della nave «Iuventa», che tuttora si trova ormeggiata nel porto di Trapani.

    Mentre in Italia continua un acceso dibattito politico sul codice di comportamento che il governo vorrebbe imporre alle Ong (e sottoscritto da 5 delle 8 organizzazioni presenti) impegnate nel soccorrere e portare nei porti italiani i migranti illegali, la Libia assume la sovranità delle acque di fronte alle sue coste e chiude ogni spazio di attività alle imbarcazioni delle organizzazioni non governative attive nel Mediterraneo Centrale.

    Uno “Stato fallito” impartisce lezioni di sovranità all’Italia e alla sua classe politica che continua a dividersi ideologicamente sul ruolo di organizzazioni private che da oggi sono state messe fuori dalla crisi dei migranti dalle autorità marittime libiche.

    Fa sorridere, non senza amarezza, constatare che i libici hanno dimostrato all’Italia che le questioni strategiche che concernono interessi e sicurezza nazionale devono essere gestite dallo Stato e dai suoi apparati, non lasciati in balìa di privati che rispondono a lobby e interessi diversi e spesso ostili a quelli della Nazione.

  4. Estos días en Specola estamos siguiendo lo que en Italia se llama un cambio de rumbo en la política de inmigración de Papa Francisco. El gobierno Italiano parece que ha «explicado» las cosas y parece que lo ha «entendido». Sería bueno que alguien explicara a Osoro estos cambios para no salir de la línea oficial. Sería imprescindible que echara de vez en cuando una ojeada a specola . En estos tiempos de bailes continuos imaginamos que es un sin vivir pero entra en el sueldo.

  5. Osoro podría ir a decir esto en plena calle central de Raqqa (capital del isis) a ver qué les parece a los hermanos musulmanede Osoro. Aunque no lo hará porque tiene todo (incluso un falso currúlum), de todo menos espiritu de Martir

  6. El deber de hospitalidad lo tenemos con nuestro prójimo, pues hermanos son solo quienes han sido bautizados, «pero especialmente con nuestros hermanos en la fe» (Gál 6,10). Jesús también dice: «hagan que todos los pueblos sean mis discípulos, bautizándolos en el nombre del Padre y del Hijo y del Espíritu Santo, y enseñándoles a cumplir todo lo que yo les he mandado» (Mt 28,19-20). Lo recuerdo porque hay muchos necios que prefieren llamar religión de paz al islam, pese a declararse abiertamente hostil al cristianismo (Corán 5:51; 9:5; etc.), y hermanos a sus seguidores, pese a que tienen prohibido hasta tomar como amigos a los cristianos.

  7. La izquierda española quiere millones de emigrantes (papeles para todos, fronteras abiertas, si pagan impuestos tienen derecho a votar), que en poco tiempo recibirían la nacionalidad española (un año) y un subsidio permanente como nuevos pobres, expulsando a los pobres españoles y los pobres emigrantes antiguos, porque los nuevos masivos emigrantes nacionalizados y empobrecidos, son los únicos caladeros de votos de las izquierdas… y luego vendría la reagrupación familiar… y como las izquierdas españolas son bolivarianas, a los pobres hay que cuidarlos porque son votos que dan poder.

  8. Por cierto, puede que los hermanos de Osoro anden por ahí degollando a sus otros hermanos, pero mis hermanos no degüellan a nadie. Ni encarcelan ni condenan a muerte a una madre de humilde familia, semianalfabeta (Asia Bibi), falsamente acusada y a la que su Santidad no prestó ni educada atención como corresponde a un supuesto hermano de fe cuando está haciendo frente a un martirio. Otro trepa.

  9. El matemático Koala abraza farolas es un cínico de tomo y lomo. Acoger a todos… cuando ha prohibido expresamente a una parroquia se Madrid acoger una misa y una reflexión del cardenal Burke. Eso si, no pone pegas a que Forcano, Tamayo y Arregui den doctrina en San Antón.
    El Koala es un cancer para Madrid.

  10. La nueva iglesia de la misericorditis acoge a todo dios, en teoría, menos a los católicos, los únicos que pagamos los gastos, tantos de ellos para financiar fiestecitas gays, con marihuana incluida .

  11. Si es cierto que Osorio ha prohibido a las parroquias acoger al Card. Burke, no es un tuit irónico sino cínico. Que un Osorio se comporte así con otro cardenal, dice mucho de la catadura moral de Osorio.

  12. Si es cierto que Osorio ha prohibido a las parroquias acoger al Card. Burke, no es un tuit irónico sino cínico. Que un Osorio se comporte así con otro cardenal, dice mucho de la catadura moral de Osorio.

  13. Jesús dice muchas cosas. No sólo lo que interesadamente ajustan a sus agendas políticas las élites, los «mass media» y el alto clero.

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