Difunden copias falsas del diario Vaticano criticando al Papa

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Segunda parte del lío de los carteles en Roma.

Ahora, según informa EFE, difunden «copias falsas del periódico vaticano con críticas al Papa Francisco», en referencia a L’Osservatore Romano.

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A medida que leemos la noticia matizamos la gravedad. Según se deduce, no se tratan de falsificaciones serias, sino de una imitación satírica enviada vía e-mail en la que, bajo el título «¡Ha respondido!», se alude a la necesaria contestación del Papa ante la dubia de los cardenales sobre Amoris Laetitia.

Al ser vía e-mail, el asunto no pasaría de un simple fake humorístico. ¿Lo más llamativo? Este e-mail no ha sido mandado a cualquiera, sino a numerosos sacerdotes, obispos y cardenales. Y el hecho de que el asunto haya trascendido, denota preocupación.

Algo se está moviendo.

Llevamos tiempo diciendo que la cosa se está poniendo seria. Se partía de la base de que se podía hacer lo que diese la gana, que los católicos fieles iban a tragar sapos, mientras que a los únicos que era necesario contentar era a los que atacaban la Fe.

Parece que las cosas no son tan sencillas. La factura que van a pasar estos líos vaticanos, aún no se sabe.

 

Comentarios
2 comentarios en “Difunden copias falsas del diario Vaticano criticando al Papa
  1. Lo que se ve con más claridad es que la gente ya responde porque los obispos no se atreven. Todos murmuran y critican por los pasillos y las esquinas porque la situación es insostenible. No hay claridad en ningún planteamiento, mucho amiguismo, mucha división y mucha demagogia barata pero nada de fondo.

  2. Un Papa que insulta a los católicos, y sólo a los católicos, al tiempo que prodiga abrazos a gays, ateos, trans, protestantes, islamistas y enemigos de la Iglesia, invitados con frecuencia al vaticano para escarnio de los católicos, se deslegitima a sí mismo. Ha perdido la legitimidad de ejercicio. La de origen, la ignoro. C’è un pamphlet, «The Pope Francis Little Book of Insults» che raccoglie le invettive che papa Bergoglio ha rivolto ai Cattolici.
    Sono aggiornate al 14 dicembre 2015 (se ne potrebbero aggiungere diverse altre).
    Ma colpisce questo: mentre papa Bergoglio non ha mai usato espressioni dure o di rimprovero o sarcasmo verso laicisti, anticristiani, miscredenti, atei, eretici, anticlericali o modernisti, anzi: diversi di loro sono stati elogiati dal papa (penso alla Bonino o a Napolitano o a Scalfari), egli riserva parole di fuoco sempre e solo a coloro che rimangono fedeli a Cristo ed alla Chiesa.
    Noi continuiamo a pregare per lui e con tristezza riflettiamo su questo strano comportamento.
    Qui il testo inglese: http://thatthebonesyouhavecrushedmaythrill.blogspot.it/…/th…
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    INSULTI ED INVETTIVE BREVI
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    Vecchie comari
    Fomentatori della coprofagia
    Specialisti del Logos
    Sgranarosari
    Funzionari
    Assorbiti da se stessi
    Neo pelagiani
    Prometeici
    Restaurazionisti
    Cristiani ideologici
    Pelagiani
    Signor e signora Piagnistei
    Trionfalisti
    Cristiani inflessibili
    Moderni gnostici
    Cristiani liquidi
    Cristiani superficiali
    Schiavi della superficialità
    Mummie da museo
    Principe rinascimentale
    Vescovo da aeroporto
    Cortigiano lebbroso
    Ideologo
    Musilunghi
    Facce da funerale
    Gnostici
    Vescovo carrierista
    Scontrosi
    Autoritari
    Elitari
    Pessimisti queruli e disillusi
    Cristiani tristi
    Cristiani con la faccia da sottaceto
    Infantili, timorosi di danzare, di gridare, paurosi di tutto
    Che cercano certezza in ogni cosa
    Cristiani allergici alla predicazione
    Cristiani chiusi, tristi, intrappolati, che non sono Cristiani liberi
    Cristiani pagani
    Piccoli mostri
    Cristiani sconfitti
    Che ripetono il Credo pappagallescamente
    Cristiani pappagallo
    Cristiani con la fede annacquata
    Cristiani senza speranza
    Battitori da Inquisizione
    Seminaristi che stringono i denti aspettando di finire gli studi, che seguono le regole e sorridono, e rivelano l’ipocrisia del clericalismo, uno dei mali peggiori
    Ideologi dell’astratto
    Fondamentalisti
    Preti untuosi e idolatri
    Adoratori del dio Narciso
    Preti vanitosi e farfalloni
    Preti che vendono gomme
    Preti magnati
    Religiosi che hanno il cuore amaro come l’aceto
    Promotori del veleno dell’immanenza
    Chiusi nella formalità di una preghiera gelida, avari
    Sterili nel loro formalismo
    Gente vecchia e nostalgica di strutture e usi che non vivificano più il mondo di oggi
    Giovani maniaci della moda
    Cristiani da pasticceria
    Torte deliziose, leccornie dolci: deliziosi, ma non veri Cristiani
    Turisti esistenziali
    Cristiani anestetizzati
    Cristiani ipocriti interessati soli ai loro formalismi
    Malati di accidia
    Cristiani accidiosi
    Persone senza luce, deprimenti
    Egoisti
    Autoreferenziali
    Banderuole
    Marci nel cuore
    Deboli fino alla putredine
    Dal cuore nero
    Cristiani dal cuore debole
    Cristiani nemici della Croce di Cristo
    Cavillatori moralistici
    Contemplativi distanti
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    INSULTI ED INVETTIVE PROLISSE
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    Si dissimulano, si mimetizzano da brave persone: si presentano come nei santini, con gli occhi rivolti al cielo mentre pregano, dopo essersi accertati che siano visti: credono di essere migliori di altri, che disprezzano.
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    Io sono un vero Cattolico – dicono – perché mio zio era un gran benefattore, la mia famiglia è così, io sono cosà… Io ho imparato, io conosco questo Vescovo, questo Cardinale, questo sacerdote… Io sono così o cosà… Pensano di esser migliori degli altri: questa è ipocrisia.
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    Lo penso di molti Cristiani, di molti Cattolici: sì, sono Cattolici, ma senza entusiasmo, amareggiati.
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    Cristiani che non lasciano spazio alla grazia di Dio: e la vita di questi Cristiani, la vista di questa gente, consiste nell’avere tutti i documenti e i certificati in ordine.
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    Il teologo soddisfatto perché il suo pensiero è completo e conclusivo è un mediocre.
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    Il teologo che non prega e non adora Dio finisce per precipitare nel più disgustoso narcisismo.
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    Questa è una malattia del clero: il narcisismo dei teologi e dei pensatori è dannoso e disgustoso.
    Le vostre istituzioni non sono macchine per produrre teologi e filosofi.
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    Cristiani pipistrelli che preferiscono le ombre alla luce della presenza del Signore.
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    Cristiani inamidati, troppo educati, che parlano tranquillamente di teologia bevendo il tè.
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    Conosciamo tantissimi buoni Cattolici, buoni Cristiani, amici e benefattori della Chiesa che – come poi si è saputo – lo facevano per trarne un profitto personale. Si presentavano come benefattori della chiesa e facevano soldi di nascosto.
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    E nella Chiesa ci sono arrampicatori, gente guidata dalle ambizioni: ce ne sono molti! Ma se ti piace fare l’arrampicatore, arrampicati sulle montagne, che è più sano! Non venire in Chiesa per arrampicarti!
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    Un semplice gregario in questa setta.
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    C’è tanta sterilità all’interno della nostra Madre Chiesa: quando a causa del peso della speranza nei Comandamenti, questo pelagianesimo che tutti noi portiamo dentro le nostre ossa, essa diventa sterile. Lei crede di poter dare la vita… no, non può!
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    Molte volte penso che in alcuni luoghi la Chiesa è più simile a un’imprenditrice che non ad una madre.
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    Una Chiesa scoraggiata, ansiosa, triste; una Chiesa che sembra più una zitella che una madre; e questa Chiesa non serve a niente, una Chiesa così non è altro che un museo.
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    Falsi Cristiani: Cristiani truccati, che quando piove gli cola il trucco!
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    Tanti falsi Cristiani cadono alla prima tentazione.
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    Apparenze! Cristiani dell’apparenza… sono morti!
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    La banda degli eletti nel loro microclima ecclesiastico!
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    Penso a quanti Cristiani preferiscono uno spettacolo al silenzio del Regno di Dio.
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    I think about how many Christians prefer a spectacle to the silence of the Kingdom of God.
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    Dobbiamo considerare queste persone che vengono a ricevere un Sacramento come se venissero ad una festa, come a Cana di Galilea, o come se partecipassero ad un concorso, per essere visti, per vanità?
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    Un Cristiano senza forza, senza fertilità.
    Un Cristiano fuori da se stesso, che serve se stesso: la sua è una vita triste, perché spreca tanti doni del Signore.
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    Pagani con due mani di vernice cristiana, in modo da apparire come i Cristiani, ma ciò nonostante pagani!
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    Un pastore che apre le porte della Chiesa e rimane lì, ad aspettare, è un pastore triste.
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    Ci sono Cristiani delle tenebre, che conducono una vita di peccato, una vita lontana dal Signore e che usano queste quattro parole che appartengono al maligno. E poi ci sono i Cristiani della zona grigia, che si barcamenano. La gente dice di loro: Ma questo sta con Dio o col demonio? Mah! Sempre nella zona grigia. Sono tiepidi. Non sono né luce né tenebra. E Dio non li ama. Cristiani che vivono in questo modo, per l’apparenza, la vanità, sembrano pavoni, fanno la ruota come pavoni.
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    Quanti Cristiani vivono per le apparenze? La loro vita sembra una bolla di sapone. Che bella bolla, eh, con tutti i suoi colori!
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    Politici corrotti, uomini d’affari corrotti, ecclesiastici corrotti ovunque!
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    Gli uniformisti, che vogliono uniformare tutto: tutti uguali.
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    Si chiamano Cristiani, si chiamano Cattolici, ma il loro comportamento rigido li allontana dalla Chiesa.
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    Uniformisti, alternativisti, interessati!
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    Truffatori! Abbiamo visto molti di loro: sfilano come benefattori e alla fine, sottobanco, compiono truffe!
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    Orgogliosi, autoreferenziali, lontani dal popolo, intellettuali aristocratici, che chiudono le loro porte e resistono allo Spirito Santo!
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    Si credono immortali, immuni da colpa o indispensabili. Una Curia che non critica se stessa, che non si aggiorna, che non cerca di migliorarsi è un corpo malato.
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    Diventano spiritualmente e mentalmente induriti. E’ pericoloso perdere questa sensibilità umana che permette a ciascuno di piangere con quelli che piangono, e rallegrarsi con coloro che sono felici.
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    Pianificano troppo. Preparare le cose come si deve è necessario, ma non bisogna cadere nella tentazione di cercare di chiudere o dirigere la libertà dello Spirito Santo, che è più grande e più generoso di ogni piano umano.
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    Lavorano senza coordinazione, come un’orchestra che produce rumore. Quando il piede dice alla mano Non ho bisogno di te, o la mano dice al cuore Me ne occupo io.

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