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Una súplica más, con escasas esperanzas, al Santo Padre

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Esto, Santidad, está llegando a extremos antes inconcebibles que  hoy son el pan nuestro de cada día. Si es que pan se puede llamar a eso. Sus hijos le piden pan y están pasando hambre. Atiéndalos, en nombre de Dios, con su misericordia.

Tanta ambigüedad y tanto silencio están llevando a un caos eclesial que no nos lo merecemos. Las últimas declaraciones del Padre General de los Jesuitas, hijo de San Ignacio como Su Santidad, son una gota más que no es que esté colmando el vaso sino que lleva ya tiempo derramando el agua.

Y esto contribuye en descrédito del Papa. Son ya muchísimas las protestas y van en aumento. Los pasquines aparecidos en Roma marcan ya un extremo que parecía inconcebible. En no pocos medios digitales, y no de enemigos de la Iglesia, se le está faltando al respeto como no había ocurrido nunca. He visto como en lengua española le llamaban Grancisco y en italiana Imbroglio. Eso es inaudito en la Iglesia. ¿Tendrá Su Santidad alguna responsabilidad en ello? Pienso humildemente, y desde el respeto al Santo Padre, que lo debería considerar.

Es posible que disminuyan las ofrendas de los fieles a la Iglesia y parece que la asistencia a la Plaza de San Pedro. Todo son síntomas gravísimos  aunque vayan a visitarle, como hoy, los directivos y los jugadores del Villarreal. ¿Católicos practicantes en su mayoría?

El Papa fue siempre objeto del amor de los católicos. ¿Comienza eso a quebrar? ¿Puede ser ese amor sustituido por el de los luteranos, los ateos o el lobby gay? ¿Que además no existe?

Claro que Su Santidad no lee  mi humilde Blog, como es normal, en el que todos los días me contengo al referirme al Papa. Como creo que debe ser. Pero veo que ya hay bastantes que no se contienen. Y me duele. No tanto por su persona, que también, sino por la Iglesia.

Uno no puede hace más. Solamente lanzar una súplica aunque sepa que no será escuchada. La mía. Dios quiera que otras muchas, sí. Porque se producen, con oraciones, todos los días. Las mías también.

 

 

Comentarios
49 comentarios en “Una súplica más, con escasas esperanzas, al Santo Padre
  1. Más despacio, Jero Martín, y con buena letra, no sin agradecerle su ironía «ad hominen».

    Mas repare en que ni con papas tan recientes como Juan Pablo II o Benedicto XVI cabía imaginar siquiera que el llamado también vicario de Cristo llamara a una pareja de homosexuales (en concreto, la formada por el transexual español Diego Neira y su pareja lesbiana llamada Macarena, presunta andaluza), y se retratara con ellos y, según cuentan todas las crónicas, no les exhortara a que abandonaran ese nefando «modus vivendi»…

    Como usted bien conoce por las noticias sobre la actualidad de la Iglesia, lo anterior que digo ha sucedido con el papa Francisco. Entonces, ¿cómo desconfiar del poder de la rumorología: el asistente de un obispo le dice a un amigo de otro obispo que a su vez es amigo de un cardenal muy cercano a Francisco y, total, este acaba enterándose de esta entrada y de toda su batería de comentarios?

    Si quiere que le sea sincero, sobre el papel debiera ser más probable que un obispo de Roma conociera un blog como este que nos invita o reúne -y aun otros más radicalmente contestatarios con el pontificado de Jorge Mario Bergoglio- que el dar audiencia a una pareja de homosexuales. Y ¿resulta que esto segundo ha sucedido pero de ninguna manera lo primero?

    Saludos.

  2. Vincenzo Paglia, presidente de la Academia Pontificia de la Vida ( ahora de la Muerte ) exalta a Marco Pannella, fundador del Partito Radicale y promotor de todas las causas divorcista, abortista, gay, eutanasia, droga, suicidio asistido, etc etc. Pero el problema no es Paglia, que debería ser sustituido; el problema es Bergoglio, que lo sostiene y le ha ordenado desmantelar el Instituto Juan Pablo II. ¡CORRECCIÓN YA !

    Pontificia Accademia della Morte
    di Riccardo Cascioli
    24-02-2017 AA+A++
    Marco Pannella e Vincenzo Paglia
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    Sapere che un uomo che nella sua vita e fino alla fine ha fatto tanto male, come Marco Pannella, abbia però goduto dell’amicizia di un sacerdote, è in qualche modo consolante. Si può sperare che quel filo con Dio che non si è mai spezzato possa aver provocato almeno alla fine un ravvedimento, un pentimento, per salvare la sua anima. Ma la speranza si fa amarezza sapendo che quel sacerdote è monsignor Vincenzo Paglia, ex vescovo di Terni (diocesi da lui ridotta sull’orlo della bancarotta), disastroso ex presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, da pochi mesi presidente della Pontificia Accademia per la Vita nonché cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per la Famiglia, istituti dove ha iniziato una sistematica opera di demolizione di quanto voluto da san Giovanni Paolo II.

    Ma non è da queste “medaglie” che nasce l’amarezza: per capirne il motivo invece basta ascoltare il video che da due giorni rimbalza da un sito all’altro scandalizzando migliaia e migliaia di semplici cattolici. Si tratta dell’intervento che il presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha fatto lo scorso 17 febbraio in un evento organizzato dal Partito Radicale per presentare l’autobiografia (postuma) di Marco Pannella (clicca qui per il video).

    Ovvio che chi ha condiviso un’amicizia vera con una persona, anche se proveniente da esperienze diverse e perfino opposte, cerca di valorizzarne l’umano, ma nelle parole di monsignor Paglia non c’è l’affetto dell’amico che ha condiviso un dialogo sincero sulla verità della vita; c’è invece l’entusiastica adesione all’ideologia che ha mosso Pannella e che oggi continua a muovere i suoi seguaci. Un’ideologia figlia e amplificatrice di quella che san Giovanni Paolo II definiva «cultura della morte»: Pannella è direttamente responsabile degli oltre sei milioni di bambini uccisi con l’aborto volontario, è stato uno dei più tenaci distruttori della famiglia, è all’origine delle campagne per l’eutanasia che stanno dando il colpo di grazia al nostro popolo. E poi la droga, la prostituzione, le coppie gay, il controllo delle nascite: tutto ciò che è il rovesciamento del piano creatore di Dio ha trovato in quest’uomo e nei suoi seguaci dei fanatici missionari dediti al proselitismo.

    Un uomo con un fardello così pesante sulla sua coscienza avrebbe avuto bisogno di un uomo di Dio capace di richiamarlo alla sua verità; è stato invece “punito” con un sacerdote che l’ha giustificato ed esaltato nella sua perversione e ora sente anche il bisogno di annunciarlo al mondo: «Marco era un uomo di grande spiritualità», «la sua è una grande perdita per questo nostro paese», «un uomo spirituale che ha combattuto e sperato contro ogni speranza, come dice San Paolo», «una storia per la difesa della dignità di tutti», «ha speso la vita per gli ultimi», «un tesoro prezioso da conservare», «un uomo che sa scendere nella profondità e sa aiutarci a sperare», «ispiratore di una vita più bella per il mondo che ha bisogno di uomini che sappiano parlare come lui». Non bastasse, ci arriva anche la lezioncina, perché Pannella – dice ammiccante Paglia – «rimproverava noi cattolici perché lasciamo da parte il Vangelo». Ah, sarà per questo allora che si è dato tanto da fare per cancellare ogni traccia di cattolicesimo.

    Nessuno più di Pannella in Italia ha lavorato contro la vita e contro la famiglia, e a tesserne le lodi è colui che è presidente della Pontificia Accademia per la Vita ed è stato a capo del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Non ci sono parole sufficienti per esprimere lo sdegno e il disgusto per questa esibizione.

    Ma, se possibile, non è questa la cosa più grave. Perché l’elogio di Pannella fatto da monsignor Paglia svela anche la prospettiva culturale che muove – con Paglia – una parte influente della Chiesa. Ha detto il monsignore: «Oggi è indispensabile trovare una prossimità che unisce i diversi per edificare una unità di disegno o una unità che abbracci tutti»; e ancora: «Contro i muri, Marco è figura che parla di universalità, libertà per la costruzione», «speranza in un mondo che si ricomponga».

    La prosa non è fluida ma il concetto è chiaro: la prospettiva è l’unità del genere umano guardando a ciò che unisce; popoli, culture e religioni che devono fondersi, rinunciando alle proprie identità, per poter diventare una cosa sola. E la Chiesa al servizio di questa utopìa che, peraltro, ha all’Onu i suoi teorici. Non si annuncia più Cristo ma i valori umani comuni; si parla di Gesù ma in funzione di un non meglio chiarito servizio all’umanità; non si lavora per portare tutte le genti a Cristo, ma Cristo è il pretesto per perdersi nel pensiero unico dominante. Insomma, quello che si persegue è la fine della Chiesa.

  3. Hablando de líneas rojas, he leido que Bergoglio está estudiando la ordenación diaconal de mujeres, cuando el Papa Juan Pablo zanjó la cuestión en Mulieris dignitatem.
    Habla de la intercomunión entre católicos y luteranos, tema que zanjó Don Pablo en u momento.
    Ha entronizado a Lutero en el Vaticano.
    Ha desguazado inquisitorialmente a los y las Franciscanos/as de la Inmaculada.
    El otro día, en declaraciones a Spadaro, dijo que cuando tenía noticia de una Congregación que atrajese vocaciones, sentía honda preocupación.
    Lo de la Alegría del Amor, algunos meapilas lo ponen al mismo nivel que la Casti Connubii, Familiaris Consortio y todo el acervo doctrinal católico.
    No seré yo quien diga si el Papa Bergoglio es ortodoxo o no, pues no me corresponde. Pero nadie podrá obligarme a comulgar con ruedas de molino.
    En este Pontificado la imagen de la Iglesia ha quedado por los suelos. El mal que se ha hecho en cuatro años va a costar mucho tiempo levantarla y suturar -no coser como dicen algunos paletos- las heridas.
    Esperemos que vengan tiempos mejores y más acordes con el Evangelio.

  4. Por cierto que el comentarista Juan ha escrito como podríamos esperar de un católico de verdad. Como también Quique Fernández. Menos mal que aquí también aparecen a veces comentarios de católicos.
    También me gustaría que consideraran (aunque me parece que el problema muchas veces es precisamente la falta de capacidad) que si un sacerdote u otro fiel sensato y ortodoxo hablan bien del papa, como el P. Domenech o antes hizo el P. Fortea, o dicen de los del Opus, no es que estén locos. Es que son católicos y, pese a los errores y deficiencias de gobierno que puedan advertir, buscan lealmente el sentido real, verdadero de las palabras del papa, en consonancia con la doctrina de siempre de la Iglesia.
    Sr. Ramilo, por favor, no siga con sus ramilidades, cada vez más irrespetuosas incluso con Dios.

  5. En el CANTO III que Dante escribió en La Divina Comedia.
    Francisco habla cada día de la esperanza en un mundo mejor, que es posible y es a donde hemos llegado como razón de ser del francisquismo. Esa es la esperanza y en lo demás, silencio.
    Es lo que procede desde el Vaticano II que ya Tagle antes de ser obispo ni cadenal, últimamente silencioso y sin embargo tapado, describió y defendió como concilio de ruptura en la historia General del Concilio, IV tomo. Pero es que el II tomo de esa Historia, que en español está en Ediciones Sígueme, se encabezaba con este postulado: «Hacia una eclesiología de comunión». Que es lo que se está llevando a cabo ante nuestros ojos que no se lo pueden creer y que es un proceso llevado por intelectuales desacralizados muy complicado de dilucidar para quienes somos gente de a pie.
    Si tenemos en cuenta lo que decía Hans Küng , otro callado últimamente después de haber pedido en carta-manifiesto público en su día el derrocamiento de Benedicto XVI por los cardenales, tras la tercera sesión del Concilio en el que actuó de «perito» por sí y por terceros después de describir la decepción progresista por el hecho de que «el Concilio no llegara con la suficiente rapidez lo suficientemente lejos». ¡El Ecumenismo Interconfesional!
    La interconfesionalidad en la que estamos sumidos, que ya es más bien interreligiosidad inclusiva, que se viene impulsando desde hace medio siglo es el «proceso en el que el tiempo es mayor que el espacio» como se nos ha dicho y no acabamos de poder aceptar la realidad que nos tiene cogidos.
    El discurso del arrupita Prepósito General Sosa está en esa dinámica que tanto ha chocado a algunos o muchos, pero es que infinitamente peor, aunque paralelos y en idéntica dinámica ideológica interreligiosa, está la entrevista reciente del anterior guía del nicolasismo Prepósito General Nicolás Pachón. Y todavía más evolucionado en profanidad integral está el así mismo arrupita-nicolaíta-sosaíta, inefable Masiá en un escrito en las fiestas de Navidad.
    No hay esperanza con esta gente. Ni respuesta porque priva el proceso. Es una religiosidad que nace y se agota en la sociabilidad del mero bienestar humano como fin y razón de ser.
    Küng comentando la marcha de la tercera sesión conciliar sentenció que los logros del Concilio dependían de que «el propio criterio» fuera teórico o práctico, intraeclesiástico o ecuménico, táctico o de fondo. Y esa ha sido la disyuntiva de estar en la Fe revelada o en el deísmo epicúreo. Opción esta última que ha llegado al extremo de no considerar ya a la Iglesia de Jesucristo como «autorreferencial», que es tanto como no Madre ni Maestra ni Columna de la Verdad. ¡Tanto se ha profundizado! en la arena.

  6. alisiosaruquenses, usted sí que sabe. Hoy el Papa ha debido llamar a todos los prefectos y presiedentes de conferencias episcopales ante las severas y bien expuestas cr´ticas hechas por D. Francisco J. Fernández de la Cigoña, hombre ecuánime como pocos, verdadero padre de la Iglesia, que jamás ha dicho una palabra sin estar completamente contrastada y que destila caridad cristiana en todos sus comentarios sobre la vida de la Iglesia. Y ya no hablemos por el hecho de que ni más ni menos que 41 comentaristas han profundizado en sus quejas, basadas en los que dicen que dice el papa y en lo que en sus cortas entendederas se sigue de una frase u otra del mismo papa.
    Efectivamente, este post pasará a la Historia. Como los demás. Como aquél en que nos contaba que a un obispo español le habían dividido la diócesis, pero no sabía ni por qué ni dónde, ni cómo era el obispo ni nada de nada. Pura «información católica».
    Y que conste mi simpatía por el Sr. de la Cigoña, que no hace falta que me responda diciéndome que a él le importa un pito.

  7. por cierto, bergoglio esta obsesionado con la corrupción del dinero, pero no dice nada sobre la corrupción sexual con referencia a las violaciones del sexto mandamiento. hipocresía bergogliana!

  8. Sí, sí, claro, Quique Fernández.
    Y el otro día, el desalmado que dejaba desangrarse al de la parábola del buen samaritano no podía ser un sacerdote del Templo –como ejemplificaba el Señor–, sino un cura al que se le hacía tarde para decir la misa (sic). Y unos días antes a los novios, pues que la fe no tiene que ver con recitar el Credo en misa. Pero, hombre, ¿es que tiene que involucrar a la Santa Misa, a sus ministros y a sus fieles para ilustrar todos y cada uno de los anti-ejemplos que condena?

  9. Hay que leer bien y leerlo todo. El Papa ha dicho:
    “Pero, ¿qué cosa es el escándalo? El escándalo es decir una cosa y hacer otra; es la doble vida, la doble vida. La doble en todo: yo soy muy católico, yo voy siempre a Misa, pertenezco a esta asociación y a esta otra; pero mi vida no es cristiana, no pago lo justo a mis empleados, exploto a la gente, soy sucio en los negocios, hago blanqueo de dinero… doble vida. Y tantos católicos son así. Y escandalizan. Cuántas veces hemos oído – todos nosotros, en el barrio y en otras partes – ‘pero, para ser católico como aquel, es mejor ser ateo’. Ese es el escándalo. Te destruye. Te derriba. Y esto sucede todos los días. Basta ver el telediario o leer los periódicos. En los periódicos hay tantos escándalos, y también está la gran publicidad de los escándalos. Y con los escándalos se destruye”.
    Así pues, no dice que sea mejor ser ateo sino que algunos dicen que es mejor ser ateo que mal católico.
    Hay que leer con buena intención, buscando la verdad.

  10. Tengo la impresión que el Papa se ve acosado y ve acosada a la Iglesia por la “ideología de género”. Ante esto es posible que el Papa considere que para reducir los ataques a la Iglesia, hay que suavizar el Mensaje evangélico, al menos hacia el exterior.
    Los medios de comunicación no se recatan en descalificar a cualquiera que tan siquiera pueda rozar un calificativo moral, incluso sin miedo a caer en el ridículo. Pondré un ejemplo de una noticia de “El País” de ayer, que me llamó la atención. En la noticia sesgada sobre un célebre médico especialista en el SIDA (VIH), para tratar de descalificarle la acompaña de una supuesta noticia en grandes letras y destacada al margen que la titula: “El primer escándalo: recetar castidad para hacer frente al SIDA” y subraya destacado que en una noticia del periódico de 2008 “Un hospital público receta castidad en lugar de condones”. Sin el menor pudor de caer en el ridículo, la noticia se destaca como si fuesen un delito las palabras que le achaca al médico y publicadas en un breve folleto publicado por una fundación privada y dedicado a adolescentes con el fin de prevenir el SIDA. Pero es que además la noticia está tan deformada que expresada así resulta falsa. Veamos: en esa fecha, según la Organización Mundial de la Salud, el principal vector de contagio de SIDA eran las relaciones homosexuales, pues el contagio a través de jeringuillas usadas para drogarse había remitido. Ante esto, dicha OMS, recomendaba y recomienda como prevención algo que es de sentido común y que está obligado a recomendar cualquier médico o familiar: en la escala de eficacia están, la abstinencia, la fidelidad de pareja y el preservativo. A su vez, cualquiera que no sea un ignorante, salvo por lo visto los que escriben en El País, sabe que la eficacia del preservativo es del orden del 95%, tanto como anticonceptivo como prevención de transmisión de enfermedades.

  11. «claro que Su Santidad no lee mi humilde blog, como es normal» (…)

    No lo leía; me late que aunque puede que siga sin leerlo, una entrada como esta con toda su batería de comentarios difícilmente va a pasar desapercibida. Es decir, al menos alguno que otro de sus asesores, por mediación de otros asesores o colaboradores, comunicará a Francisco el estado de «turbación y malestar» que se está viviendo en el Pueblo de Dios en la actualidad.

    Buenas noches.

  12. Si en verdad ha dicho tal bobada el padre Domenech,hay que concluir que ha perdido el oremus.
    Ya me gustaría oír al padre Alba,si estuviera vivo,las cosas que diría del señor Bergoglio.
    Al menos ,en petit comité.
    Qué el padre Alba no se casaba con. nadie!!!
    Con enorme tristeza compruebo que,así como muchos hijos de San Josemaria no están a la altura de su Padre,al queridísimo padre Alba le está sucediendo otro tanto.
    Ay, ay…,si la sal se vuelve sosa…

  13. Fred, lo que demuestra que lo de Francisco es instintivo y que carece de imaginación a la hora de desplegar su complejo de auto-odio, es que para enjuiciarnos a los creyentes echa mano de dicterios largamente extendidos entre los más vulgares enemigos de los católicos. Como lo de «conejas» o éste de hoy de «católicos de misa diaria» con doble vida. Que nadie piense que un hombre así puede cambiar nunca, pues por sus escasas luces no está en absoluto en su mano.

  14. Efectivamente Fred, a Bergoglio le encanta asociar ateo y rectitud, católico e hipocresía, cuando el mayor (…), aunque no (…), es el mismo Bergoglio, que dice que no se toca la doctrina de la indisolubilidad del matrimonio y, a renglón seguido, introduce el divorcio por la puerta de atrás, la de la comunión a los adúlteros activos y constantes. Al menos los fariseos aceptaban el divorcio expresamente, y no con subterfugios hipócritas bergoglianos.

  15. Hoy otra vez el Papa contra los católicos , dice «es mejor ser ateo que católico hipócrita» No creo que Jesús dijera una tontería así. Papa si quiere ser seguidor de Cristo, debería mover a los pecadores a la conversión y no decirles que sería mejor que fueran ateos.

    El Papa la tiene tomada contra los católicos, no denuncia la hipocresía, la injusticia, la corrupción de la sociedad o del mundo, solo contra los católicos. ¿Acaso los católicos son más hipócritas, más injustos o más corruptos que el resto? pues estadísticamente lo gente con fuertes convicciones religiosas son menos pecadores que el resto. Pues un Papa debe mover a la conversión y no al ateísmo.

  16. Libre: Sí, llamar hereje al Papa es pasarse bastantes pueblo. Dígame donde está y lo borraré con mucho gusto. Una cosa es expresar disgusto por actuaciones del Papa y otra tacharle de hereje. Uno no es Dios que lo ve todo. Es fácilmente comprobable que censuro comunicados o calificativos pero algunos se me escapan. Y repito que no escribo este Blog para hablar bien o mal del Papa simplemente comento cosas que ocurren en la Iglesia. Unas me gustan y otras no.

  17. Todos los catolicos que conozco , incluso los de mayor repercusion publica , nos contenemos por prudencia , humildad, o tal vez por falsa obediencia, pero es evidente que dia a dia el timon de la Iglesia esta en manos de satanas.

  18. Recomiendo la explicación que el P. Antonio María Doménech, Misionero de Cristo Rey, hace de qué postura ante el Papa Francisco es verdaderamente católica y, en cambio, cuales no:
    https://www.youtube.com/watch?v=lADF89SdOhk
    Y si se quiere con un formato dialogado:
    https://www.youtube.com/watch?v=n-89Movx6dg
    Por tanto, «los que colocan carteles contra el Papa… católicos no son (…) Los católicos de verdad no nos identificamos con esos carteles»

  19. buen blogger, no pierda su tiempo haciendo suplicas en vano, ya que bergoglio no va a rectificar! el como buen jesuita demoledor que es va a morir matando sin piedad alguna. es su naturaleza. por ende, solo resta resta suplicarle a DIOS que termine lo mas rápido posible este horrible pontificado bergogliano.

  20. Muchas gracias D. Paco Pepe, el Señor le bendiga y nuestra Madre del Cielo le cuide. Su súplica es capaz de llegar muy lejos y tocar corazones (incluso de nuestros pastores en el Vaticano) por obra y gracia de nuestro Señor Jesús.
    Con permiso del blogger, quisiera pedir a todos los hermanos oraciones por John Vennari, editor de Catholic Family News, un soldado valiente de Cristo que tanto esfuerzo y dedicación ha volcado junto al P. Gruner en su Apostolado de Fátima. Vennari está hospitalizado en estado terminal debido al cáncer que padece:
    http://adelantelafe.com/urgente-john-vennari-necesita-oraciones/

    El Señor Jesús y nuestra Señora de Fátima cuiden a John Vennari.

  21. «Chi sono io per giudicare?»

    La que mantiene a Jorge Mario Bergoglio . Y no para que diga y haga estupideces.

    Podríamos comenzar por negarle el Óbolo de San Pedro este 29 de Junio, como acción de protesta. Cuando se dé cuenta de que no tiene para llamar al celular de su periodiquero y su zapatero, ni para pagar el hotelito de Santa Marta, entrará en razón.

    PD: A veces creo que su objetivo es el que se planteó en la serie YO CLAUDIO: «QUE TODA LA PONZOÑA QUE ACECHA EN EL BARRO SALGA A LA SUPERFICIE. No me negarán que con lo que hace y no hace y con lo que dice y no dice, ha salido a la luz toda la caterva desde distintas partes del mundo y ahora todos sabemos muy bien quién es quién. Pero lo que más me hizo sospechar fue la última entrevista que dio al diario El País: Eso de que «espera que el próximo cónclave sea católico (??????????????) y que desearía «no verlo desde el infierno» (?????????????????) es más revelador que el Apocalipsis. Ojalá su verdadera intención sea purificar la Iglesia haciendo salir la podredumbre de las cloacas, y no que resulte que es un Antipapa con todas sus letras.

  22. «Chi sono io per giudicare?»

    La que mantiene a Jorge Mario Bergoglio . Y no para que diga y haga estupideces.

    Podríamos comenzar por negarle el Óbolo de San Pedro este 29 de Junio, como acción de protesta. Cuando se dé cuenta de que no tiene para llamar al celular de su periodiquero y su zapatero, ni para pagar el hotelito de Santa Marta, entrará en razón.

    PD: A veces creo que su objetivo es el que se planteó en la serie YO CLAUDIO: «QUE TODA LA PONZOÑA QUE ACECHA EN EL BARRO SALGA A LA SUPERFICIE. No me negarán que con lo que hace y no hace y con lo que dice y no dice, ha salido a la luz toda la caterva desde distintas partes del mundo y ahora todos sabemos muy bien quién es quién. Pero lo que más me hizo sospechar fue la última entrevista que dio al diario El País: Eso de que «espera que el próximo cónclave sea católico (??????????????) y que desearía «no verlo desde el infierno» (?????????????????) es más revelador que el Apocalipsis. Ojalá su verdadera intención sea purificar la Iglesia haciendo salir la podredumbre de las cloacas, y no que resulte que es un Antipapa con todas sus letras.

    http://www.youtube.com/watch?v=OVUsP5-Bhu0&t=1657s

  23. «Chi sono io per giudicare?»

    La que mantiene a Jorge Mario Bergoglio . Y no para que diga y haga estupideces.

    Podríamos comenzar por negarle el Óbolo de San Pedro este 29 de Junio, como acción de protesta. Cuando se dé cuenta de que no tiene para llamar al celular de su periodiquero y su zapatero, ni para pagar el hotelito de Santa Marta, entrará en razón.

    PD: A veces creo que su objetivo es el que se planteó en la serie YO CLAUDIO: «QUE TODA LA PONZOÑA QUE ACECHA EN EL BARRO SALGA A LA SUPERFICIE. No me negarán que con lo que hace y no hace y con lo que dice y no dice, ha salido a la luz toda la caterva desde distintas partes del mundo y ahora todos sabemos muy bien quién es quién. Pero lo que más me hizo sospechar fue la última entrevista que dio al diario El País: Eso de que «espera que el próximo cónclave sea católico (??????????????) y que desearía «no verlo desde el infierno» (?????????????????) es más revelador que el Apocalipsis. Ojalá su verdadera intención sea purificar la Iglesia haciendo salir la podredumbre de las cloacas, y no que resulte que es un Antipapa con todas sus letras.

    https://www.youtube.com/watch?v=OVUsP5-Bhu0&t=1657s

  24. “Ui sí, seguro que le duele mucho que en su blog insulten al Papa… hipócrita“; esta porrista de bergoglio debería relajarse.

  25. Recomiendo a todos este breve vídeo de 2 minutos 22 segundos en el que el P. Antonio María Doménec, Misionero de Cristo Rey, explica qué hacer respecto del Papa Francisco, cuál es la postura de verdad católica y que posturas sencillamente no lo son.
    No son palabras de un relativista ni progresista ni comunista… explica la doctrina católica, sin más.
    https://www.youtube.com/watch?v=n-89Movx6dg
    También sobre el mismo tema este vídeo con otro formato dialogado
    https://www.youtube.com/watch?v=lADF89SdOhk
    «Los que colocan carteles contra el Papa… católicos no son»

  26. LLUIS, bona tarda o como digáis por alla arriba
    lo siento pero no estoy de acuerdo, eres muy benevolente. El Papa es terriblemente culpable de lo que pasa, de hecho es el primer promotor. Eso si rezar siempre, pero a Dios rogando y con el mazo dando.
    DON FRANCISCO.
    ¿Tendría usted la misma cortesía con un ladrón que entrase a su casa y se la desvalijase? ¿Le diría usted, por favor no se lleve mis ahorros que son todo lo que tengo?
    Pues el (…) nos esta estafando a todos en algo mucho mas grave que si nos desvalijase nuestros domicilios. Ha aceptado un cargo con el propósito de corromperlo y sustituir el Evangelio de Cristo por el suyo, ahora que ya hay grabadora.
    ¿Y usted tiene esta cortesía con un (…) tan (…) a la Fe de Cristo?
    ¿Usted le implora por favor al (…) PERFECTO que por favor que no lo sea?
    La carcajada de Bergoglio se tiene que oir en Milan, y la de Spadaro y la del Trucho, y la de Kasper.
    ¿Es que no se da usted cuenta de que esto va en serio y es premeditado y sostenido?
    ¿No ata usted ningún cabo?
    ¿No le parece a usted cada vez mas probable lo que dijo DANNELS?

  27. El cardenal Zen califica a Francisco de ingenuo a propósito del acuerdo vaticano con la China comunista. Creo que el ingenuo es Zen. Bergoglio será lo que sea, pero ingenuo desde luego no. De otro modo no habría trepado hasta el máximo nivel de incompetencia. Francisco quiere el sometimiento de la Iglesia a los » buenos » comunistas en China, Venezuela y Cuba y al pensamiento único en el resto del mundo. Los hechos cantan. ¡ Corrección y destitución ya ! ¡ Marchando !

  28. Vamos a ver. ¡ Dejémonos de súplicas ! Ya se ha visto lo que había que ver : Confusión, más confusión y más y más, toda ella consentida, propiciada e impulsada por Bergoglio. Lo más reciente, un documento vaticano sobre agentes sanitarios que introduce la eutanasia en la Iglesia, después del divorcio de rondón con la Amoris, al negar la alimentación e hidratación a enfermos terminales en determinados supuestos, que no se concretan. Es urgente la corrección y ulterior destitución. ¡ Basta ya ! ¡ Hasta aquí hemos llegado ! ¡ Hace falta más !

  29. Nadie insulta al Papa, nunca un hijo de la Iglesia puede hacer eso…pero es cierto que el único que puede confirmarnos en la fe dos veces milenaria, es el Papa, el vicario de Cristo.
    Si él no lo hace, estamos fritos, porque la barca de Pedro, se hundirá del todo. Desaparecerá la Iglesia como institución, la Eucaristía se celebrará y la recibiremos en la clandestinidad, sólo quedará un reducto, los que perseveren hasta el fin…
    Y, hermanos queridos, «todo se habrá cumplido».
    Lo que siento es que sea argentino el Papa que acelere el fin…

  30. VERITAS
    EL buen blogger debiera tener en cuenta que el obispo Bergoglio aplica el viejo adagio de que contra lo que él considera el vicio de pedir,hay que ejercer lo que también él considera la virtud de no dar.
    Por lo demás,tiene toda la razón el profesor de Mattei en su respuesta al director de Radio María Italia:Temprano o tarde,volens nolens,todos vamos a tener que tomar partido.Entre otras cosas,porque la Unidad hace rato que anda destrozada…

  31. Al autor de este blog solo una pregunta: ¿Hermano y usted con sus afirmaciones y sus juicios sobre obispos y sobre el santo Padre no habrá contribuido a que algunos católicos no amen al Papa? ¿Qué diferencia hay entre los que hoy quieren vivir en una Iglesia libre herejes y por eso atacan al Santo Padre y lo que hacía Lutero?
    Señor Francisco José, posible que usted no lea mi comentario, pero si llega a leer este comentario le pido que piense. Hacer de un blog que pretende informar sobre la Iglesia, una copia de programas como el ‘salvamé’ tiene sus peligros.
    Recemos por el Papa y sirvamos a la causa del Cristo y no de nuestras pasiones.

  32. Ya lo que nos alienta es que la correccion al respecto de la posible herejia de comunion a los divorciados sea publica..y al menos descansemos de ver esa terrible afrenta contra la Eucaristia y la division dependiendo de cada diocesis para favorecer o no a la Doctrina Bimilenaria o para que un territorio sea apostata.

  33. Un dato curioso: Francisco es el primer Papa que ha sido ordenado sacerdote (13/12/1969), obispo (27/06/1992), cardenal (21/02/2001) y papa (13/03/2013), con el Novus Ordo Missae de Pablo VI, que fue promulgado el 3 de abril de 1969. (Benedicto XVI fue ordenado sacerdote en 1951, con el rito tradicional). Se nota.

  34. Yo rezo cada día por la conversión de Francisco. Su actitud anticatólica no es culpa suya: es fruto del Concilio pastoral Vaticano II y de 50 años de «aggiornamento».

  35. La cosa se pone cada vez peor.Por desgracia, toda situación, por mala que sea, aún puede empeorar.Me huelo una intervención divina, como la ocurrida tras el primer cónclave del año 1978, cuando el elegido fue fulminado desde altas instancias.

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