Vicente Montesinos
Hoy, 11 de febrero, celebramos la Festividad de Nuestra Señora, la Virgen de Lourdes, Madre de Dios y Madre Nuestra…
¡Cuantas veces vuelves a avisarnos, a repetirnos las palabras de tu Hijo, a rogarnos, encarecidamente, que salvemos nuestras almas!
¡Nos avisas, de nuevo, y cada vez, cual madre amorosa, de que por aquí no vamos bien, de que nos alejamos de los planes de Dios, y lo peor, desde su propia Iglesia!
¡Pero no escuchamos!
¡No te escuchamos un día como hoy, en Lourdes, ni en Fátima, ni en Garabandal, ni en El Escorial, ni en Medjugore, ni…!
¡Feliz día de Nuestra Madre de Lourdes, que más feliz lo será si escuchamos sus maternales llamadas!
Y porque hasta el cielo no paramos… ¡Que Dios os bendiga!
HUGO RIMA CON TARUGO,
LO MISMO QUE CON BESUGO.
Y,SI TAMBIEN CON JABUGO,
ES LA EXCEPCION…i SO MENDRUGO !
Je je je je… Carlos, domina todos los géneros… ¡Es usted un hacha!
Hugo, insultando a Vicente demuestra Ud. mal estilo. No padece ninguna depresión. No siga por ese camino.
Respecto al dogma de la Inmaculada Concepción, en el que Ud. no cree, puedo comprender que no tenga Fe, pero no entiendo que hace Ud. entrando en Infovaticana y, más concretamente, en el blog de Vicente.
Sinceramente, sobra Ud. aquí.
Gracias Carlos por sus palabras… ¿De donde habrá sacado este hombre lo de la depresión? Ja ja ja… ¿Habrá hablado con mi psiquiatra? 😉 La verdad es que sería para tomárselo a risa si no fuera porque ataca a Nuestra Santa Virgen María.
CUANDO DIOS SE LEVANTE DE SU SUEÑO,
AL VAIVÉN PROCELOSO DE SU BARCA,
SU DERECHA,QUE TODO EL ORBE ABARCA,
MOSTRARÁ QUE ES SU KYRIOS Y SU DUEÑO.
Y AL ERGUIRSE,POR FIN,MAJESTUOSO
SOBRE EL MUNDO,QUE VA DESAFIANTE,
CON LA LUZ QUE DESPRENDA SU SEMBLANTE
CALMARÁ EL OLEAJE IMPETUOSO…
DUERME CRISTO.TAL CUAL EN GALILEA.
EL OCÉANO DEL MUNDO,SE EMBRAVECE.
LA BARCAZA DE LA IGLESIA,SE ESTREMECE,
Y AMENAZA CON HUNDIRLA LA MAREA…
PERO CRISTO,…,DESPIERTA SOMNOLIENTO,
AL OIR EL TERROR DE SUS HIJITOS;
Y ACALLANDO SUS LLANTOS Y SUS GRITOS,
CON SU VOZ INAPELABLE CALLA AL VIENTO…
DUERME CRISTO,REINANDO LA ZOZOBRA.
QUE PRECARIO ES NUESTRO SER CUANDO ÉL SE AUSENTA.
NADA QUITA EL SEÑOR,SINO QUE…¡AUMENTA!
MAS…,CUANDO ÉL ANDA PRESENTE…¡TODO SOBRA!
Amen!
Ya le echaba yo de menos Vicente.
Espero que su ausencia se haya debido a unos ejercicios espirituales o algo así y no a consecuencias de la grave depresión que padece.
Aclararle (a usted que tan sabio es en cuanto a dogmas y carquerios varios) que la imagen que presenta es literalmente imposible que sea «la inmaculada concepción».
Puede ser la Virgen Inmaculada (un pleonasmo, pero bueno) pero el dogma de la Inmaculada Concepción se refiere al nacimiento «sin mancha» de María de Nazareth.
Fue un invento de Pío IX (como no) que institucionalizó una tradición muy antigua pero totalmente externa a la doctrina y al Evangelio.
Con esto no quiero decir que no sea una devoción interesante.
A mi particularmente me llaman la atención otras cualidades (advocaciones) de María de Nazareth, madre de Nuestro Señor. A fin de cuentas, tiene tantas que hay para repartir.
Se agradece su interés por mí; pero lo primero: no insulte a este humilde servidor de Dios; y lo segundo; y más importante, no insulte a la Virgen María. Una vez tuve que borrar un comentario suyo; única vez en la historia de este blog, por burlarse de la Transubstanciación de Nuestro Señor. No me obligue a hacer lo mismo, si vuelve a mentar en esos términos a Nuestra Santísima Madre, purísima, castísima, y concebida sin pecado original. No se empeñe en condenarse cada día, porque usted está deslizándose por un terreno por el que, ni nuestras abundantes oraciones por su alma, van a ser capaces de hacer nada por usted. Se lo vuelvo a repetir: de Dios nadie se burla.
«Chi prega non spreca il suo tempo»
Salvato in: Blog scritto da Aldo Maria Valli
Per qualche giorno non ho scritto per il blog perché ho fatto compagnia al mio papà novantacinquenne cercando, per quanto possibile, di prendermi cura di lui. Proprio mentre lo accudivo mi sono tornate alla mente le parole del Vangelo di Giovanni («In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi»), ma soprattutto mi ha colpito la verità di questo brano, perché ho visto davvero il mio papà tendere le mani e sorreggersi a fatica al mio braccio, e davvero gli ho cinto la veste, e davvero ho dovuto dirgli «no, papà, andiamo di qua, ti porto io, di là non ci puoi andare, non puoi fare di testa tua».
Rientrato a casa, ho riacceso il computer e ho trovato il salmo che l’amico Fra Cristoforo ci ha regalato per questa domenica dedicata alla Vergine di Lourdes: «Dio è per noi rifugio e forza, / aiuto sempre vicino nelle angosce. / Perciò non temiamo se trema la terra, / se crollano i monti nel fondo del mare» (Salmo 46). Come spesso succede, Fra Cristoforo sembra scrivere proprio per me. In effetti i terremoti non sono soltanto quelli causati dai sommovimenti del sottosuolo. Si può essere terremotati nell’anima, in preda all’angoscia, mentre tutto sembra crollare. E allora l’unico vero rifugio è il buon Dio e la preghiera è la grande risorsa di cui disponiamo per abbandonarci nelle sue braccia.
Alla preghiera si sta affidando certamente il papa emerito Benedetto XVI, che proprio cinque anni fa come oggi, nel giorno dedicato alla Vergine di Lourdes, annunciava ai signori cardinali e al mondo la rinuncia al pontificato. Nel 2008, in occasione del centocinquantesimo anniversario delle apparizioni, durante la messa celebrata a Lourdes, papa Ratzinger disse tra l’altro: «Maria viene a ricordarci che la preghiera, intensa e umile, confidente e perseverante, deve avere un posto centrale nella nostra vita cristiana. La preghiera è indispensabile per accogliere la forza di Cristo». Poi, citando la Deus caritas est, proseguì: «Chi prega non spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tutte le caratteristiche dell’emergenza e sembra spingere unicamente all’azione. Lasciarsi assorbire dalle attività rischia di far perdere alla preghiera la sua specificità cristiana e la sua vera efficacia».
Oltre che dalla frenesia del fare, la Chiesa di oggi, purtroppo, sembra affascinata dal mito del benessere e così, anziché insegnare a pregare, si mette a fare psicologia o sociologia.
E pensare che quando la Chiesa resta se stessa possiede una forza senza eguali, in grado di portare alla conversione persino il razionalista più incallito, come nel caso dello scienziato Alexis Carrel, che agli inizi del secolo scorso fu illuminato dalla fede proprio a Lourdes e poi, verso la fine della vita, pregò così: «Nulla voglio per me, se non la vostra grazia. Ch’io sia nelle vostre mani come il fumo portato dal vento… Ogni minuto della mia vita, Signore, sia consacrato al vostro servizio. Nell’oscurità, nella quale vado brancolando, io vi cerchi senza posa. Sebbene cieco, mi sforzo di seguirvi: Signore, indicatemi la strada».
Essere come il fumo portato dal vento: l’esatto contrario di quanto insegna il mondo quando propone la strada del diritto all’autodeterminazione. Eppure la Chiesa converte quando agli occhi del mondo è pazzia, non quando si piega alle logiche imperanti.
A volte di fronte a una Chiesa dimentica di se stessa, tutta impegnata a ragionare, o sragionare, secondo le categorie del mondo, proviamo orrore, e allora arriviamo a chiederci: non stiamo forse sbagliando? Anziché dedicarci a cose vecchie e superate come la preghiera, non dovremmo forse accettare la logica dell’«aggiornamento» per metterci al passo con i tempi?
Grazie a Dio in questi casi ci soccorrono i veri pastori, come Elia, il prete che nel suo blog scrive: «Ringraziamo il Signore se questi discorsi ci fanno inorridire: è buon segno. In questa situazione apocalittica, significa che abbiamo ricevuto la grazia inestimabile di conservare la sana dottrina, la retta ragione e l’equilibrio mentale. Non è affatto una forma di presunzione riconoscere la propria sanità spirituale sulla base della Rivelazione divina, di un intelletto funzionante e di una coscienza ben formata; metterla in dubbio, al contrario, sarebbe un grave affronto al Creatore (nonché a sé stessi). È ovvio che questa certezza non debba diventare motivo di superbia o di fanatismo, ma una serena consapevolezza dei doni ricevuti non ha nulla a che vedere con quegli atteggiamenti. La controprova di una buona salute dell’anima è un’umiltà sincera e non affettata, una carità fattiva e discreta, un’inalterabile pace di fondo nella lotta e, non da ultimo, una certa dose di scanzonato umorismo, anzitutto nei propri confronti».
In questo momento di gran confusione, dice Elia, «dobbiamo conservare la granitica certezza che, malgrado i cattivi Pastori e l’apostasia dilagante, la Chiesa è e rimane indefettibile, seppure oscurata. Essa persiste in un piccolo resto». E ancora: «La Madonna sta radunando i suoi eletti, sacerdoti e fedeli, facendoli incontrare e unendoli tra loro a dispetto delle fragilità di ognuno e delle differenze di provenienza, temperamento, formazione ed esperienza. L’importante è sforzarsi di essere docili alle guide che la Provvidenza ci ha posto accanto, rinunciando una volta per tutte a vagabondare da un sito all’altro a caccia di presunti messaggi, profezie e rivelazioni. Non mi stancherò mai di mettere in guardia da questo pericolo. Abbiamo già elementi più che sufficienti per fare una diagnosi adeguata della situazione; ora dobbiamo concentrarci nell’unione con Dio, nella formazione religiosa e nella pratica delle virtù, in primis la carità, soprattutto con le persone a noi più vicine e magari più disorientate. La Madre della Chiesa e degli uomini sta riversando fiumi di grazie sui suoi figli, perché li vuole salvare. Per farci Suoi collaboratori, mortifichiamo dapprima la volontà propria e ricerchiamo quel silenzio interiore che ci permetta di udire gli appelli dello Spirito Santo».
«Chi prega non spreca il suo tempo». In questo 11 febbraio, Beata Maria Vergine di Lourdes, preghiamo per la Madre Chiesa, perché si dedichi all’essenziale e faccia proprie le parole di Santa Teresa di Gesù Bambino: «Nei brevi istanti che ci restano, non perdiamo il nostro tempo, salviamo le anime».
Aldo Maria Valli
Casi nada Valli!
UNA IGLESIA QUE BABEA
CORRIENDO DETRÁS DEL MUNDO.
UN CLERO TAN ERRABUNDO
QUE,O TRAICIONA,O QUE MANSEA…
UN REBAÑO ABANDONADO
ANTE LOBOS ,ACECHANTES
UNOS PASTORES MANGANTES
QUE TODO LO HAN MARCHITADO.
UNOS CLÉRIGO SIRVIENDO
A MAMMÓN O A LA BRAGUETA.
UNA IGLESIA DE OPERETA
QUE SE DESANGRA,MURIENDO…
UN PARADIGMA INFERNAL
QUE TRAMPEA LA ESCRITURA.
UNA INFAMANTE IMPOSTURA
DE MODERNISMO BANAL…
UN REPENSAR LO CRISTIANO,
REBAJÁNDOLO A «CREIBLE».
UN ATRAPAR LO INDECIBLE
PARA HACERLO MÁS «HUMANO»…
UN DESTRONAR A DIOS MISMO,
CUAL PROMETEOS MODERNOS.
UN PRESCINDIR DEL INFIERNO
CON VOLUNTARIO OPTIMISMO…
EN FIN:UN PERDERSE EL CIELO,
PERDIÉNDOSE,ANTES,AQUÍ.
QUE,AUNQUE LO ETERNO ESTÉ ALLÍ,
SE PUDREN YA EN ESTE SUELO…
Te superas, Carlos
Esta mañana,en Radio María y en el programa Sexto Continente,Monseñor Munilla no ha tenido empacho en empezarlo preguntándose:»¿No habrá una voz inocente que se atreva a decir que el rey va desnudo?»
Lo aplicaba a la sanjuanada gender.
Bien.
Con ser importante el tema,le invito a no salir de casa,y ser él quien diga que ,su jefe,va desnudo.Muy desnudo.
¿A que no hay huevos,monseñor?…
EN el mismo programa Monseñor decía que solo hay que decir lo bueno. Que si vamos a decir algo «malo» de alguien callemos. Así, el Rey sigue desnudo…
«Si Lourdes es verdad, como lo es, entonces todo es verdad «. Es una frase del converso Vittorio Messori, en su libro Bernadette no nos engañó, referida al nombre de la madre de Dios, la Inmaculada Concepción, en atención a su maternidad divina, de un Dios que se hace hombre para redimirnos del pecado, ese pecado cuyo nombre nunca cita la misericorditis, ese engañabobos.
Gran frase de Messori, como casi todas las suyas. Certera reflexión, Echenique.
¡Hasta el cielo no paramos! Siempre junto a nuestra Madre.
¡Amennnnnnnnn!
De María nunquam satis. A Jesús siempre se va y se vuelve por María. Josemaría Escrivá. ¡ María, lúcete, que se vea que eres Tú !
¡Triunfará su Inmaculado Corazón! ¡Estamos cerca!