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El obispo de Albenga-Imperia sale al paso de informaciones equivocadas

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Mgr Mario Oliveri, évêque Monseñor Oliveri aclara una serie de noticias sobre el coadjutor que le han nombrado y expone con toda claridad la sumisión que debemos a la Verdad. COMUNICATO DEL VESCOVO AL CLERO, AI RELIGIOSI E RELIGIOSE, ED A TUTTI I FEDELI DELLA DIOCESI DI ALBENGA-IMPERIA (1° Febbraio 2015). Giovanni, l’Apostolo, «il Presbitero», nella sua Terza Lettera, indirizzata «al carissimo Gaio», che egli dice di amare «nella Verità», afferma: «Non ho gioia più grande di questa, sapere che i miei figli camminano nella Verità». Quando l’Apostolo Giovanni parla di verità, si riferisce innanzitutto ed essenzialmente a Gesù Cristo, a Colui che è «la Verità». Amare nella Verità, camminare nella Verità, significa amare in Cristo, camminare in Cristo, ed in tutto ciò che si rapporta con Lui, a tutto ciò che da Lui deriva e promana. Ogni Pastore, costituito nella Chiesa e per il bene della Chiesa, deve potersi rallegrare e trarre la sua gioia dai figli della Chiesa che vivano nella Verità e secondo la Verità, che amino la Verità sopra ogni cosa, che la cerchino continuamente e la trasmettano con limpidità e purezza di cuore, «opportune et importune», a tempo ed a controtempo, «volentibus et nolentibus», per coloro che intendono aprirsi alla Verità ed anche a coloro che – Dio voglia soltanto temporaneamente – si chiudono ad Essa. I Pastori della Chiesa non possono non provare tristezza e soffrire quando anche figli della Chiesa non si comportano secondo verità e non operano per la verità; quando i figli del mondo giungono anche, persino, ad osteggiarla, o tentano in ogni modo di offuscarla trovando ogni occasione ed ogni pretesto per presentare la Chiesa, la sua vita, il suo operare, la sua azione pastorale, la sua predicazione, l’agire dei suoi ministri, dei suoi Sacerdoti e dei Vescovi, in maniera negativa, in maniera distorta, non rispondente a verità. La Chiesa, ed i suoi Pastori, o suoi Sacerdoti, i suoi figli fedeli, non si meravigliano che questo avvenga (poiché i discepoli dei Signore, i discepoli della Verità, non possono avere altro trattamento nel mondo di quello che ha avuto il loro Maestro e Signore), ma ne soffrono e tutto offrono a Dio affinché tutti giungano a conoscenza della Verità , affinché nessuno vada perduto di coloro per i quali il Verbo di Dio si è fatto Carne, ha sofferto la Passione, è stato crocifisso ed è morto sulla Croce, ma che è risorto il Terzo Giorno e Che glorificato siede alla Destra del Padre. 2 All’interno di questa visione delle cose, con questa fede e con la piena speranza e fiducia in Dio, la Chiesa particolare di Albenga-Imperia deve vivere il tempo presente, e deve guardare a tutto ciò che specie negli ultimi tempi viene detto e proposto alla pubblica attenzione dai mass-media, da alcuni giornali in particolare, che tentano di confondere e frastornare l’animo di quei fedeli che sono tentati di formulare il loro pensiero in base a quanto pubblicano i giornali, anziché attingere la verità sulla reale situazione della nostra Diocesi da quelle fonti che hanno titolo ed autorità per dire la verità e farla vivere. A modo di esempio, faccio riferimento ad alcune notizie apparse su alcuni giornali in giorni recenti, che non rispondevano affatto a verità. Si asseriva che il Vescovo Coadiutore, tra i suoi primi atti compiuti, aveva sospeso delle Ordinazioni diaconali. Ora, si sa bene che poiché egli non ha ancora preso possesso del suo ufficio di Coadiutore non poteva compiere – e di fatto non ha compiuto – alcun intervento di qualsivoglia natura. Perché dare una notizia falsa? Chi può aver dato al giornalista tale notizia falsa? Ma ancor di più, i giornali hanno preteso di conoscere le istruzioni e le facoltà date al Coadiutore, in forza ed in base alle quali egli dovrà operare per riportare Clero e Seminario alla «normalità». Da dove possono aver attinto tali informazioni, interpretative della mente del Santo Padre e della Santa Sede, se i destinatari di istruzioni e facoltà (il Coadiutore ed anche il Vescovo diocesano) non ne erano ancora a conoscenza? L’informare, partendo da supposizioni, sospetti, elucubrazioni mentali – personali, non è informare ma disinformare, ed il lettore non avveduto, non saggio, è ingannato. Lo scopo principale di questa comunicazione alla Diocesi è quello di ricordare a me innanzitutto, e quindi ai ministri della Parola e dei Sacramenti, ai fedeli tutti, che la missione vera ed unica dei Pastori della Chiesa – chiunque essi siano, qualunque siano le istruzioni o facoltà con le quali vengono inviati in una Chiesa particolare – è quella di annunciare e comunicare, nei modi e con i mezzi ad essa propri, il Mistero di Salvezza di Gesù Cristo, poiché «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna«. (Gv 3, 16). Ogni ministero nella Chiesa, ogni ufficio ed ogni azione pastorale, non possono in definitiva tendere ad altro se non a suscitare la fede in Gesù Cristo ed a generare la vita nuova, la vita divina la vita eterna; non possono se non mirare a condurre gli uomini a «camminare nella Verità» e ad «amare nella Verità». Albenga, 10 Febbraio 2015 + Mario Oliveri Vescovo di Albenga-Imperia  

Comentarios
17 comentarios en “El obispo de Albenga-Imperia sale al paso de informaciones equivocadas
  1. Antes de lanzaos a atacar al Papa por nombrar un coadjutor para esta diócesis, os sugiero que lo penséis dos veces. Porque de momento, esto es lo que ha ocurrido allí:
    -Varios sacerdotes salieron posando desnudos en páginas de porno gay.
    -Otros vivían públicamente con sus amantes gays.
    -Algún sacerdote fue denunciado por acoso sexual a parroquianos.
    -Otro más fue condenado por organizar una red de prostitución.
    -Otro, al que este obispo defendió a muerte, fue condenado por abusos sexuales a un menor.

    Véase, por ejemplo, aquí: http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/vaticancityandholysee/11183773/Pope-Francis-to-investigate-playboy-priests-who-posed-naked-online-in-scandal-hit-disocese.html, aquí: http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2014/10/31/ARyvSjQC-pedofilo_vescovo_crociata.shtml, y aquí: http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/10/23/news/albenga_preti_playboy_e_parroci_nudi_sul_web_il_papa_commissaria_la_diocesi_degli_scandali-98800383/.

    ¿Conclusión? Que Oliveri es un MAL obispo, que acepta cualquier sacerdote, por malo que sea, con tal de que diga misa por el Misal de Juan XXIII.

  2. A ver. No entiendo los tiros de los comentarios.

    Lo único que cuenta es que algún periódico ha publicado que como primeros actos de su nuevo encargo, el coadjutor ha suspendido las ordenaciones diaconales. Responde el Señor Obispo que cómo va a ser eso posible, si ¡ni siquiera ha tomado posesión de su cargo! (non ha ancora preso possesso del suo ufficio di Coadiutore)

    Además añade que los periodistas -o el periodista- están adelantándose a la mente del Obispo titular y del propio Papa, pues sobre ese tema todavía no hay ninguna instrucción.

    Se queja sobre la prensa que da noticias falsas y pide la enseñanza de la Verdad.

  3. Hermenegildo, si nos fijamos en la letra del canon pareciera que no; pero fíjese usted en el contexto: y verá que este nombramiento es una intervención en regla. Si hubiera podido nombrar un administrador apostólico «sede plena», pero eso es más duro. Valore que nombrarle a alguien, que no está en edad de jubilar, que no tiene mala salud, que no lo ha solicitado, un coadjutor que lo sucederá es simple y llanamente limitarle su jurisdicción. Olivieri que es un canonista, que se formó en la Curia Romana, que fue segretario de Benelli, sabe perfectamente lo que eso significa. Además se lo nombró en Albenga, para alejarlo de la Curia y cerrarle el paso a una Nunciatura … eso viene de lejos.

  4. La prensa, en general está muy en manos de becarios; y es que una pluma consagrada vale una pasta gansa; entonces va el chaval , sin mala fe y grandísimo desconocimiento, y lanza desde su teclado lo primero que se le ocurre o lo que ha entendido, el pobre. Por eso cuando se habla de «libertad de prensa» me digo ¡lagarto, lagarto! Y es que no es la mala fe sino la desinformación y la carencia de lecturas lo que trae hoy por hoy a mal traer «la verdad» de la prensa, la «autenticidad» de las noticias. Un periodista tiene que pasar más horas ente un libro que ante un ordenador o ante la conquista de una investigación de calle. Los pobres querrían ser renombrados pero les faltan textos asimilados, textos clásicos, Historias, Memorias, novelas e incluso tratados de derecho canónico, como es este caso.

  5. Otro a defenestrar. ¡Cito! A quién se la ocurre ir vestido de obispo hasta con bonete de borla puesto y sin delegar poderes y responsabilidades de obispo diocesano titular en el auxiliar impuesto por el Dicasterio o Congregación pertinente. ¡Inadmisible!
    Muy versátiles estos interconfesionales-interreligiosos en su maniobrerismo

  6. Azote, te lo resumo en unas pocas palabras: 我们的 苍 天

    A partir de ahora, haré lo mismo cada vez que el bloguero nos ponga un texto en otro idioma.

  7. Ordinariamente, un Obispo coadjutor no tiene potestad para suspender unas ordenaciones diaconales, salvo que la Santa Sede le haya conferido facultades especiales.

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